Turista 16enne pestato dal branco in spiaggia a San Benedetto: "Questa città non è più sicura"

Lo sfogo della nonna: "Da anni qui in vacanza, non ci verremo più"

"Questa città non è più sicura. Sono tanti anni che veniamo in vacanza a San Benedetto, ma non ci metteremo più piede". Questo ha affermato la nonna del sedicenne bolognese aggredito sulla spiaggia, a sud della foce del torrente Albula intorno alle 21,30 di sabato. La dinamica e i motivi scatenanti dell’accaduto al momento non sono noti. Un evento gravissimo, a distanza di quattro giorni dal presunto stupro subito da una ragazza poco più che maggiorenne nella zona della Pineta dei Funai sul cui accaduto stanno lavorando gli investigatori della polizia. Secondo quando trapela, il sedicenne bolognese, nato a Porretta Terme, si trovava sulla spiaggia quando è stato accerchiato e picchiato selvaggiamente da un gruppo di ragazzi che poi si sono dati alla fuga. Il minorenne ha ricevuto colpi in varie parti del corpo, ma in modo particolare alla testa. Il giovane ha chiamato i familiari che hanno chiesto l’intervento del 118. Sul posto è arrivato un equipaggio della Potes che ha trasportato in ragazzo al Pronto soccorso in codice arancione. Sul mezzo di soccorso, letteralmente sconcertata, è salita anche la nonna del minorenne che non sapeva darsi pace per l’accaduto. Sulla questione sicurezza arriva l’affondo di Luigi Cava (Fratelli d’Italia) che attacca l’amministrazione comunale. "In meno di una settimana – scrive Cava – la città di San Benedetto è stata al centro delle cronache per fatti criminosi che testimoniano un evidente fallimento di una seria politica mirata a garantire sicurezza e controllo del territorio. Il rischio reale è che l’immagine di una città a forte vocazione turistica come San Benedetto possa essere messo a repentaglio se chi ha il dovere di amministrare continua a concentrare le proprie attenzioni su dispute interne". Marcello Iezzi