Tutte le forme di bullismo tra i giovani e cosa si può fare per combatterlo a scuola

Favorire il sostegno e la solidarietà tra i ragazzi, in particolare tra quelli più giovani

A scuola ci siamo confrontati sulle tematiche del bullismo e cyberbullismo. Una delle domande che sono emerse è quella relativa al perché si diventa bulli. Si è sempre pensato che ci fosse un solo tipo di bullo, cioè un soggetto che ha alle sue spalle una vita familiare caratterizzata da violenze domestica o da scarsa attenzione da parte dei familiari. Ma oggi studi recenti ci dicono che esistono due tipologie di bulli. La più nota è quella dell’aggressore "diretto" e "violento", mentre l’altro tipo è una persona che è tutto il contrario del classico bullo, in quanto si tratta di persone in grado di socializzare con gli altri, che sono in grado di manipolare le loro emozioni in base alle loro esigenze. Negli ultimi anni il bullismo ha assunto nuove forme.

Una caratteristica considerata tipica è l’aggressione fisica verso la vittima, ora il cyberbullismo sta modificando questo aspetto, perché la maggioranza di giovani ed adolescenti ha un cellulare e questo porta spesso ad un comportamento sociale aggressivo verso gli altri, che va oltre i confini della scuola. Ma cosa può fare un genitore, se si accorge che il figlio è un bullo? Oltre a consultare un esperto, dovrebbe riflettere sulle proprie azioni e considerare se esse possano condizionare il figlio. Per combattere il bullismo scolastico una strategia vincente sembrerebbe quella di costruire una rete di rapporti ed amicizie tale da favorire il sostegno e la solidarietà tra i ragazzi, in particolare tra quelli più giovani e quelli più piccoli.