
Paolo Corsi, 73 anni, aggredito e ucciso durante una rapina in casa. Era originario di Ripratransone, in provincia di Ascoli
Ascoli Piceno, 22 gennaio 2025 – Paolo Corsi, italiano di 73 anni, è stato ucciso mentre nella sua casa in Tunisia, nella città di Sousse. L’uomo – di Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, anche se da tempo residente a Roma – aveva una seconda casa per le vacanze nel Paese nordafricano. E proprio lì è stato aggredito: durante la violenta aggressione gli sono stati rubati l’auto e il cellulare. La vittima era un ex professore di latino e greco.
La notizia è stata diffusa poco fa ed è ancora da chiarire la dinamica dell’aggressione culminata con il decesso dell’insegnante.

La Farnesina segue il caso
L'ambasciata a Tunisi, in raccordo con la Farnesina - sottolineano fonti del ministero degli Esteri interpellate sulla vicenda -, segue il caso e sta prestando assistenza alla famiglia del connazionale di cui non sono ancora state rese note le generalità.
Sousse è la terza città del Paese e si affaccia nel Golfo di Hammamet, non lontano da Monastir. In questa località Corsi trascorreva diversi mesi all’anno: a Roma vivono un’anziana sorella e il nipote dell'uomo.
L’amico: “L’ho sentito due giorni prima, era allegro”
“L'ho sentito due giorni prima che venisse ucciso, stava bene, era allegro e nulla faceva presagire quello che è accaduto. Era pronto ad un altro viaggio”. Lo dice all'Ansa Aldo Napoli amico di Paolo Corsi. “Non riesco a spiegarmi quello che è successo, stava in una zona residenziale tranquilla, lui era sempre ottimista e non aveva paura. Chi avrà incontrato, non lo so... Se aveva nemici? No, era una persona solare, con tanti amici, la porta di casa era sempre aperta”, aggiunge l'amico del 73enne, anche lui solito recarsi per vacanze “rilassanti” ed economiche in Tunisia.
“La sua casa era sempre aperta”
Nell'aggressione sarebbero stati rubati il cellulare, il portafogli e l'auto della vittima: "Il telefonino è stato ritrovato con la geolocalizzazione - riferisce l'amico - mentre portafogli e auto no”. In Tunisia Napoli vedeva Paolo Corsi “che frequentava tanti amici, pensionati, anche loro in vacanza in Tunisia, tutta gente tranquilla. La sua casa era aperta, amava molto cucinare il pesce”. Corsi, ex professore di greco e latino, ricorda l'amico, “aveva viaggiato in mezzo mondo ed era pronto a ripartire. Doveva tornare a Roma il prossimo 3 febbraio - riferisce - e aveva già acquistato in biglietti per un viaggio in Georgia e in altri Paesi. Prevedeva poi di ritornare a Roma e successivamente in Tunisia ad aprile”.
Il sindaco di Ripatransone: “Comunità sconvolta”
"Ho appreso della morte del nostro concittadino solo poche ore fa. Una notizia che, a prescindere dalla conoscenza diretta o meno con la vittima, ha sconvolto l'intera comunità". Lo dice Alessandro Lucciarini De Vincenzi, sindaco di Ripatransone, il comune in provincia di Ascoli Piceno di cui era originario Paolo Corsi. "Qui non viveva ormai dai primi anni Ottanta, da quando cioè si è trasferito a Roma - spiega - A Ripatransone vive il fratello Mariano, ex preside della scuola media del borgo, con la sua famiglia. Personalmente ho parlato con il figlio, nipote della vittima, con il quale sono andato a scuola insieme: mi ha detto che si sta interfacciando con la Farnesina e il Consolato in Tunisia per capire le procedure per il rimpatrio della salma". "La comunità è particolarmente colpita dalla notizia. Ho sentito persone che con Paolo Corsi erano amici d'infanzia o compagni all'università. Siamo tutti molto vicini alla famiglia e porgo le mie condoglianze in particolare al professor Mariano Corsi, una persona qui conosciuta e apprezzata da tutti"