
Un parco sostenibile del rifiuto La firma dell’archistar su Relluce
Un impianto di recupero dei rifiuti armonicamente inserito nel contesto ambientale e in grado, allo stesso tempo, di favorire lo sviluppo del territorio. Tutto questo è ‘Re+’, il nuovo progetto innovativo sviluppato sul sito di Relluce e partorito dalla mente visionaria di un architetto di fama internazionale come Stefano Boeri. Il grande parco sostenibile del rifiuto, definito la nuova ‘fabbrica dei materiali’, si svilupperà su un’area di oltre 12mila metri quadrati e abbraccerà riciclaggio, produzione di energia, ricerca, arte e molto altro. Tante macroaree differenti, ma tutte unite tra loro dal fil rouge della sperimentazione, che andranno nell’univoca direzione di tutelare l’ambiente e la cittadinanza circostante. "È un giorno importante per la città – sostiene il sindaco Marco Fioravanti –. In questi anni abbiamo lavorato molto sulla raccolta differenziata e su tutto il progetto green che ci ha visto affrontare numerosi investimenti. Le nostre attenzioni ora si sono focalizzate sulla riduzione del rifiuto. Il processo di smaltimento diventerà un simbolo di rinnovamento ecologico attraverso un brand col quale vogliamo comunicare 3 geometrie ben precise: territorio, ambiente e circolarità. Un grazie va a Boeri che ha deciso di lavorare su questo progetto perché ha visto all’interno di esso una visione. Con l’impianto di biometano riusciremo a trasformare il rifiuto in metano per i mezzi riducendo sostanzialmente le quantità che vanno in discarica. Quello di Relluce è un’idea innovativa per tutta Italia che darà una promozione importante ad Ascoli".
Il progetto include: un’area per l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti e la produzione di combustibile solido secondario; un’area impianto per la produzione di compost e vasi biodegradabili per vivai florovivaistici e un’area impianto biometano per la produzione di metano liquido; la costruzione di un campo di produzione di energia rinnovabile con l’obiettivo di implementare la produzione di energia pulita nell’area e costituire una vera e propria comunità energetica, di cui potrebbero beneficiare i comuni limitrofi. "Il tema dei rifiuti qui diventa un’opportunità – spiega l’architetto Stefano Boeri –. Un grande aspetto è l’aggiunta di spazi per lo studio e la ricerca. Le funzioni dell’impianto verranno effettuate sotto la copertura fotovoltaica. Abbiamo aggiunto anche uno spazio che ospiterà la biodiversità botanica. È fondamentale che in Italia ci siano comuni che hanno il coraggio di affrontare queste sfide".
Massimiliano Mariotti