Un polo scolastico a Villa Pigna

Il progetto del Comune che lancia un concorso di progettazione: elaborati entro le 12 del 29 luglio

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Un concorso di progettazione per la realizzazione del polo scolastico dell’infanzia e delle medie di Villa Pigna, in grado di sostituire le due strutture scolastiche esistenti, danneggiate dal sisma del 2016. E’ quanto promosso dall’amministrazione comunale, con l’intento di ottenere un edificio in grado di rispondere alle attuali e moderne esigenze didattiche, costruito secondo i più avanzati criteri attualmente disponibili ed offrire il massimo comfort agli studenti. "Vorremmo creare una vera e propria cittadella dell’educazione – spiega il sindaco folignanese Matteo Terrani –. Un campus con scuole, palestre e campi sportivi, chiuso al traffico veicolare. L’accentramento delle scuole ha notevoli vantaggi sia in termini di organizzazione degli spazi sia in termini di gestione del trasporto pubblico scolastico, un elemento di collegamento con la cittadinanza". Il polo scolastico sorgerà al posto dell’attuale scuola dell’infanzia di Villa Pigna e del sottostante teatrino, in via Barbarana. Si dovranno prevedere inoltre percorsi di connessione tra i diversi edifici, in particolare dovrà essere previsto un percorso che colleghi la scuola media con la palestra della scuola elementare e un percorso che colleghi la scuola media con il Palarozzi al fine di usufruire degli spazi già esistenti per svolgere l’attività fisica. I percorsi dovranno esser accessibili ai disabili e la loro fruizione a servizio esclusivo della scuola negli orari scolastici. Ad uso principalmente della scuola media si realizzerà un auditorium con posti a sedere, destinato allo svolgimento delle attività legate al teatro, al cinema ed alla musica, dotato di spogliatoi e servizi igienici ed accesso autonomi rispetto agli spazi didattici. L’auditorium dovrà poter essere fruibile da tutti gli alunni del polo scolastico anche lontano dagli orari scolastici. Si realizzerà poi una biblioteca, dando rilievo a questo luogo e renderlo comodo, accogliente, flessibile in funzione delle letture individuali e collettive. La biblioteca non dovrà essere "comunale", ma dimensionata per un uso interno alla scuola. I fondi sono stati messi a disposizione dall’ordinanza 56 del commissario straordinario alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016. Il costo massimo dell’intervento è fissato in cinque milioni e 100mila euro. Sarà possibile inviare gli elaborati fino alle 12 del 29 luglio. Al termine, la commissione giudicatrice indicherà i concept progettuali ammessi al secondo grado di selezione e l’apertura del successivo step.

Matteo Porfiri