Una serata con Ninetto Davoli in memoria del gigante Pasolini

"Uccellacci e uccellini" al Cinema Margherita. L’attore romano: "Ma Pierpaolo. detestava le commemorazioni"

Migration

Un film immortale per festeggiare i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Ieri sera a Grottammare, nell’ambito della rassegna Cinema in Giardino è stato proiettato "Uccellacci e uccellini", con Totò e un giovanissimo Ninetto Davoli. Poprio Davoli ha partecipato alla visone della pellicola, restaurata dalla Cineteca di Bologna, intrattenendosi con il pubblico. Sempre l’attore romano ha partecipato a un incontro con la stampa. "A lui non sono mai piaciute le commemorazioni, le ha sempre ritenute banali" ha subito tenuto a evidenziare Ninetto. Il sindaco Enrico Piergallini ha replicato che non si tratta di una commemorazione, ma attraverso Ninetto Davoli si vuole dare una testimonianza del periodo storico e del rapporto che Ninetto aveva con un monumento della letteratura italiana come Pasolini. Davoli, però, è rimasto fermo sulla sua idea. "La tv di Stato non ha neppure un film di Pierpaolo e questo non mi pare normale. Rai 3 ha trasmesso qualcosa a notte fonda, quando non lo vede nessuno. Mentre all’estero mi chiamano per avere e sapere tutto su Pasolini, in Italia è stato solo massacrato attraverso un’invidia e un’ipocrisia spaventosa. Pasolini è stato un grande e non è stato mai voluto accettare". Piergallini ha aggiunto che è stato il destino che ha caratterizzato i più grandi personaggi della storia e che Pasolini, a ogni modo, ha trovato editori e produttori dei suoi lavori. "Questa rabbia – ha chiuso Piergallini – è la dimostrazione dell’affetto che vi lega per l’entusiasmo di fare e di vivere di Pasolini". Ninetto Davoli ha poi ricordato la partita di calcio al Ballarin, ospiti della famiglia Carlo Luzi divenuti poi amici e il suo legame con San Benedetto, dove ancora viene molto volentieri. Marcello Iezzi