Una teca di vetro per proteggere la statuina di Sant’Egidio

I ragazzi di Arquata. Potest di nuovo al lavoro:. "Era già stata vandalizzata"

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Le recenti festività natalizie hanno consentito ai componenti dell’associazione ‘Arquata Potest’ di portare avanti alcune importanti attività. Tra queste il recupero della storica statua di Sant’Egidio, installata nei mesi scorsi vicino all’omonima fonte, lungo uno dei tanti sentieri riqualificati dagli stessi volontari arquatani all’indomani del terremoto del 2016. Nell’ultimo periodo, per via delle intemperie, la statua mostrava qualche ‘acciacco’ di troppo. E allora i piedilamesi, ovvero gli abitanti della frazione arquatana di Piedilama, hanno ben pensato di proteggerla, installando una teca di vetro che permetterà anche di intervenire all’occorrenza restituendole un po’ di colore. "Grazie al falegname Erminio per l’ottimo lavoro svolto – spiegano i ragazzi di ‘Arquata Potest’ -. E dire che questa statua, nella sua pur breve vita, aveva già subìto una brutta mutilazione a causa di alcuni vandali e intervenimmo per sistemarla. Ecco, la nostra associazione ha voluto salutare le feste natalizie con questo messaggio di speranza: se prima la statua era stata oggetto di vandalismo per mano di ignoti, ora invece è oggetto di cura da parte dei piedilamesi, i quali da sempre ritengono miracolosa l’acqua che sgorga copiosa dall’ampolla situata sotto l’enorme masso presente in quella zona. Acqua che, in passato, veniva usata per bagnare la fronte dei malati".

Matteo Porfiri