OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Uno su cinque col telefono alla guida. La nostra prova dopo le tante multe

E’ bastato fare due rilevazioni, ad Ascoli e San Benedetto, per confermare il trend: una settimana fa 75 sanzioni

Uno su cinque col telefono alla guida. La nostra prova dopo le tante multe
Uno su cinque col telefono alla guida. La nostra prova dopo le tante multe

Non sembrano aver dato i frutti sperati i 75 verbali per guida con telefono in mano, effettuati dalle 37 pattuglie di polizia stradale impiegate nel territorio piceno. Nonostante le multe salate arrivate nel fine settimana, ad Ascoli e San Benedetto il trend non accenna a diminuire. Per averne una prova concreta, ieri abbiamo fatto due rilevazioni, in piazza Stazione ad Ascoli e nell’incrocio tra via Antonio Gramsci e via Roma a San Benedetto. Cinquanta le auto prese in considerazione come campione in ciascuna rilevazione, osservate per capire quanto effettivamente il cellulare sia diventato un prolungamento del braccio: talmente necessario da non poter essere messo da parte neppure quando in gioco c’è la propria (e non solo) incolumità.

Si osserva così che il 78% del campione ascolano rimane ligio al dovere, con una guida controllata ed entrambe le mani salde sul volante. Percentuale che si alza leggermente nel caso sanbenedettese, che arriva invece all’82%. Nonostante le infrazioni si limitino rispettivamente al 22 e al 18%, dunque, la soglia rimane comunque troppo alta, soprattutto perché evidenzia un ulteriore comportamento scorretto che si somma a quelli costantemente rilevati.

"Far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici" è severamente vietato dal secondo comma dell’articolo 173 del Codice della Strada e corrisponde ad una delle cause dei quasi 5mila incidenti stradali avvenuti nelle Marche nel 2021. Le altre sono da rintracciare nel ’superamento dei limiti di velocita’, che costituisce il 28% delle contravvenzioni emesse nel 2021 dalla polizia stradale, nel ’non corretto uso delle cinture di sicurezza’ e nella ’guida in stato di ebrezza’, registrata nello 0,7% dei casi.

Dati ancora precedenti al 2021, quelli provenienti dall sorveglianza ’Passi’ del periodo 2016-2019 in regione, sostengono poi che l’uso della cintura di sicurezza anteriore sia piuttosto diffuso, ma anche in questo caso lontano dalla copertura totale richiesta dalla legge. L’81,9% degli intervistati tra i 18 e i 69 anni, in particolare le donne, riferiscono di avere sempre usato le cinture anteriori, mentre molto meno frequente è l’utilizzo della cintura nei sedili posteriori, con una percentuale che scende drasticamente al 17,1%.

L’uso del casco in moto sembra invece finalmente una pratica consolidata: quasi la totalità degli intervistati, che nei 12 mesi precedenti hanno viaggiato su una moto come guidatori o passeggeri, dichiara di averlo indossato sempre. Ma, se dopo l’introduzione nel 1992 dell’obbligo del casco protettivo ci sono voluti 32 anni per arrivare a questo traguardo, la strada per eliminare definitivamente l’uso del cellulare alla guida sembra ancora lunga.