Vaccini obbligatori per gli studenti, ritardi e file a San Benedetto

Caos all’ambulatorio di piazza Nardone: tante lamentele delle mamme

L’ambulatorio in piazza Nardone

L’ambulatorio in piazza Nardone

San Benedetto, 3 settembre 2017 - «Ho chiamato per una settimana per avere informazioni, ma non risponde nessuno». «Siamo qui per vaccinare la nostra bambina, e il ritardo è già di un’ora e mezza rispetto all’appuntamento che ci avevano dato».

Tanto lamentavano alcune mamme ieri mattina all’ambulatorio di piazza Nardone, dove si sono registrate ore di caos assoluto, tra bambini da vaccinare e persone che chiedevano lumi sui nuovi obblighi vaccinali, necessari per poter iscrivere i figli a scuola. Per informazioni e prenotazioni l’Area vasta ha messo a disposizione un numero telefonico, lo 0735.793663, attivo dalle 8,15 alle 9 e dalle 12 alle 13 dal lunedì al venerdì, e il giovedì anche dalle 15 alle 17.

Evidentemente, le mamme che ieri sono andate di persona in piazza Nardone non sono riuscite a parlare con un operatore nei giorni scorsi, ciò che evoca un problema atavico dell’Area vasta, in particolare a San Benedetto, ovvero la mancanza di personale, particolarmente nel periodo estivo quando le cosiddette ‘sostituzioni’ sembrano mettere in crisi il sistema. Nel frattempo, martedì scorso, 29 agosto, la Regione – che ha dovuto organizzare il servizio dopo la decisione adottata dal ministero della Salute –, ha diffuso un comunicato stampa che rasenta la proverbiale beffa dopo il danno.

Il titolo? «Facili le procedure per l’attuazione del decreto vaccini entro l’inizio del nuovo anno scolastico per la fascia di età da 0 a 6 anni». Facili. «Finora – si legge ancora nel comunicato – erano obbligatorie le vaccinazioni per difterite, tetano, polio ed epatite B; ora si aggiungono quelle per pertosse, Haemophilus influenzae tipo b, morbillo, rosolia, parotite e varicella (quest’ultima obbligatoria solo per i nati dal 1 gennaio 2017). Tutte le dieci vaccinazioni ora obbligatorie sono gratuite». Ma se Regione e Asur annunciano inoltre lettere con tutte le informazioni alle 10mila famiglie interessate, nulla è ancora arrivato nelle case. Di qui la preoccupazione e la richiesta di informazioni ‘sul posto’. La giunta regionale ha comunque messo a disposizione una casella di posta elettronica per ulteriori chiarimenti: infovaccinazioni@regione.marche.it; info anche al link regione.marche.it/vaccini.