Verrà rilasciata in mare sabato prossimo Valentina, la tartaruga ferita e riabilitata dalla Fondazione cetacea di Riccione. Luogo scelto per il rilascio è Grottammare, e ne dà comunicazione il comitato Parco marino piceno, a testimonianza di come anche il nostro Adriatico, nonostante l’eccezionale calore registrato purtroppo anche quest’anno lo abbia messo a dura prova, riesca ancora a ospitare vita marina. Quest’estate poi c’è stato anche il grave problema delle mucillagini, fenomeno naturale ma che mischiato alle temperature record dovute al cambiamento climatico si è manifestato con particolare importanza e durata, creando non pochi problemi sia al settore turistico che al comparto marittimo.
Ma in questi tempi incerti conviene concentrarsi sulle buone notizie e ce ne sono di ottime, come appunto il ritorno a casa della tartaruga Valentina. Si tratta di una caretta caretta che era stata ritrovata lo scorso 12 giugno in una valle di pesca (Valle Grassabò) vicino a Jesolo, con il cranio sfondato e un occhio che sembrava molto compromesso. La segnalazione grazie ad alcuni subacquei e all’intervento dei volontari del Wwf Veneto che ha permesso alla Fondazione cetacea di intervenire tempistivamente. In questi casi infatti l’immediatezza della segnalazione è fondamentale per salvare un animale ferito. La tartaruga presentava ferite tipiche di un incontro con una barca, o comunque conseguenti alle attività umane in mare. Tre mesi di cure da parte dei veterinari e dei volontari della Fondazione cetacea, ed ecco che Valentina (che deve il nome alla moglie del sub che l’ha trovata) torna in salute, pronta a riconnettersi con un habitat marino nel quale gioca un ruolo fondamentale.
Sabato dunque alle 11 il rilascio davanti a piazza Kursaal; alle 15,30 in Comune un corso base per la gestione di tartarughe marine in difficoltà (info 3497439434).
Eleonora Grossi