Prosegue senza soluzione di continuità il braccio di ferro fra Areamare e amministrazione comunale: la società ha deciso di intentare un nuovo ricorso al Tar Marche impugnando la delibera con cui, a fine settembre, il vertice di Viale De Gasperi rigettava la proposta di variante depositata nel 2017. Coerentemente con quanto deciso in precedenza, quindi, l’ente si è costituito parte resistente nel giudizio promosso dal privato. Ben poco si sa oltre la ricostruzione della contesa giudiziaria, che ora approda nuovamente al tribunale amministrativo dopo una sentenza dello stesso e una del Consiglio di Stato che ribaltava l’esito avuto in primo grado. Non è ancora chiaro, quindi, come Areamare intenda ‘demolire’ la delibera di qualche mese fa. L’unica cosa certa è che il privato ne contesterà un punto in particolare, cioè l’’insussistenza di interesse pubblico’. Infatti, in base ad una relazione tecnica citata dalla delibera, "la proposta in variante particolare incide su vaste aree destinate a servizio pubblico essenziale, come pure su aree destinate alla edilizia scolastica pubblica senza contemplare adeguate compensazioni. La proposta di variante particolare, per la vasta estensione delle aree interessate e per le rilevanti modificazioni territoriali che è idonea a provocare, rischia di limitare la funzione perseguita dallo strumento di pianificazione generale e perseguibile attraverso una futura variante generale al piano regolatore generale che l’amministrazione comunale ha in progetto di realizzare".
In parole povere, il comune ha deciso che prima di adottare qualsiasi variante specifica intende redigere il nuovo piano regolatore: qualsiasi proposta quindi dovrà essere conforme al nuovo strumento di pianificazione urbanistica. Il punto è che il nuovo prg non vedrà la luce prima di molti anni, e anzi sarà, con tutta probabilità, approvato solo nel futuro mandato amministrativo. Troppo tempo, secondo il privato, che ha già aspettato sei anni e che nel frattempo ha scritto progetti e incassato il parere dell’Agenzia delle Entrate. Cosa prevede la variante Areamare? In ballo c’è la realizzazione di 18 edifici residenziali, fra palazzine e villette, in due appezzamenti privati tra via Mare e via del Cacciatore, per un totale di 33.482 metri cubi all’interno dei quali potrebbero abitare fino a 279 persone. A fronte di questo, per il catasto Areamare dovrebbe versare un contributo straordinario di 4.567.500 euro, di cui 3.339.459 da convertire in aree, per un totale di 74.881 metri quadri, e i restanti 1.228.041 in denaro.
Giuseppe Di Marco