"Via Trieste, tecnici Mapei in campo La strada potrà tenere per 40 anni"

Il sindaco Fioravanti fa il punto sui cantieri: "Arrivata una parte della pietra lavica siciliana destinata alla pavimentazione. Sul ponte di San FIlippo stiamo cercando di velocizzare le opere di palificazione"

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È un’Ascoli alle prese con la rivoluzione viabilità quella che si è affacciata a questi primi giorni di rientro sui banchi e in ufficio, con i maxi cantieri attivi in città a costringere chi è al volante a lunghe code dovute alla chiusura di alcune tra le principali arterie cittadine. Residenti, automobilisti e studenti dovranno stringere i denti ancora per diverse settimane, ma nel frattempo in cantiere si lavora per rispettare le scadenze imposte dall’Arengo. A fare il punto della situazione è il sindaco Marco Fioravanti. "Stiamo effettuando quasi quotidianamente dei sopralluoghi sul ponte di San Filippo per assicurarci che il cronoprogramma venga rispettato dalla ditta al lavoro sullo sbancamento della collina sovrastante – spiega il sindaco –. Questa fase è quasi conclusa, ma per agevolare l’escavatore la terra verrà portata via del tutto solo una volta terminate le operazioni sulla parte più alta della collina. Il termine dei lavori è previsto tra febbraio e marzo 2023, ma come Amministrazione stiamo cercando di velocizzare anche le opere di palificazione relative alla tenuta del muro in cemento armato".

Nel frattempo, anche in corso Trieste si continua a lavorare alla nuova pavimentazione. "Sono stati montati i cordoli del marciapiede del primo stralcio, quello in direzione nord, ed è già arrivata una parte della pietra lavica siciliana destinata alla pavimentazione, che verrà avviata nelle prossime due settimane – conferma Fioravanti –. Nel secondo step, invece è stata portata a termine la demolizione dei detriti e proprio oggi (ieri, ndr) dei tecnici della Mapei hanno valutato l’applicazione di un modello innovativo di massetto "a prova di carrarmato", in grado di garantire la tenuta dell’arteria di via Trieste per i prossimi 40 anni".

Una serie di passi avanti, insomma, che alla luce di una viabilità evidentemente congestionata fanno sperare in vista di un atteso ritorno alla normalità. "La situazione è leggermente migliorata ma i disagi sono ancora all’ordine del giorno – ammette il sindaco –. La chiusura dell’uscita di Rosara non comporta particolari problemi, ma si aggiunge a uno scenario condizionato dalla chiusura del ponte di San Filippo. Mi scuso con i cittadini, ma abbiamo un’opera importante da portare necessariamente avanti. Voglio però porre l’accento sulla scuola elementare di Poggio di Bretta – aggiunge – un cantiere la cui chiusura era prevista per la fine dell’anno e che invece ci consentirà di restituire la scuola alla cittadinanza a ottobre. Anche grazie all’ordinanza speciale del commissario Legnini, dopo il sisma del 2016 riconsegniamo la prima scuola con un anticipo di due mesi, il che fa di Ascoli un modello per molti comuni del cratere e a livello nazionale, un esempio di velocità riconosciuto in tutta Italia".

Federico Ameli