Villa Rambelli, restyling da 7 milioni di euro

Villa Rambelli, il restyling sarà effettuato in due tranche per un investimento complessivo di 7 milioni di euro. Lo strumento economico per garantire l’avvio dei lavori è tuttora da trovare, e per farlo l’amministrazione comunale ha deciso di lavorare gomito a gomito con l’assessore regionale Guido Castelli: questi, dal canto suo, annuncia che per realizzare l’opera potrebbero essere sfruttati due diversi canali di finanziamento, uno europeo, l’altro regionale. "Ho chiesto l’aiuto dell’assessore – afferma Lazzari – per rintracciare strumenti alternativi al Pnrr, dal quale non possiamo attingere risorse per ristrutturare la villa". Al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il comune ha invece chiesto 2 milioni di euro per rimettere a posto e valorizzare il parco della tenuta.

Il progetto in questione, che il comune ha presentato il 15 marzo, si è avvalso della progettazione architettonica che rimane in capo alla dirigente ai lavori pubblici Annalisa Sinatra con il supporto specialistico della società Rampello & Partners per l’individuazione delle azioni volte a valorizzare il parco, come luogo di svolgimento di attività culturali, didattiche, sociali. A partecipare all’iniziativa è stato anche l’agronomo Agostino Agostini, per la progettazione specialistica agronomica. Parallelamente, quindi, l’amministrazione comunale si è attivata per individuare ulteriori canali di finanziamento utili al restauro della villa ottocentesca lasciata in eredità al comune dai coniugi Anna Maria Sestili e Pietro Paolo Rambelli.

"Un progetto di restauro già esiste, e prevede un investimento di 7 milioni di euro – continua Lazzari – non certo una somma irrisoria, che però dobbiamo trovare se vogliamo restituire questo importante bene alla città. Sicuramente dovremo procedere per step. Intanto la messa in sicurezza delle strutture, al cui interno alcuni solai sono crollati per via del terremoto, e pertanto sono stati puntellati. In un secondo momento, potremo pensare al restauro vero e proprio". Già, ma come coprire finanziariamente tutto ciò? "La giunta regionale, in settimana, ha attivato il nuovo piano Por-Fesr – sostiene Castelli – adesso dobbiamo attendere che l’Ue approvi, entro maggio, l’accordo di partenariato, dopodiché la regione indirà dei bandi, alcuni dei quali destinati alla rifunzionalizzazione dei beni e all’allestimento di spazi museali. In alternativa – conclude Castelli – vedremo se sarà possibile destinare risorse direttamente a carico del bilancio regionale".

Giuseppe Di Marco