Violenza contro la pediatra Due donne condannate

"Mi avevano fisicamente impedito di lasciare il mio ambulatorio".

Sono state condannate a un mese di reclusione e 300 euro di multa ognuna due nigeriane di 30 e 34 anni finite sotto processo per una vicenda risalente al 2021, quando ancora la pandemia era fortemente presente su tutto il territorio nazionale. Il tribunale le ha riconosciute colpevoli di violenza privata nei confronti di una pediatra ascolana, la dottoressa Anna Paola Toma, nel corso di una visita medica effettuata il 9 novembre del 2021 nel suo ambulatorio familiare a Castel di Lama. La dottoressa si è costituita parte civile contro le due donne, con l’assistenza legale dell’avvocato Annalisa Corradetti, mentre le due imputate sono difese dall’avvocato Emidio Santori. Erano circa le 13,30 di quel giorno quando le due nigeriane si sono presentate nell’ambulatorio della pediatra. "Stavo per chiudere l’ambulatorio e comunque, come da disposizioni in materia Covid 19, ricevevo per appuntamento. Ho sentito suonare il campanello che funge anche da apertura automatica del portone e quindi in sala d’aspetto ho visto che c’erano due donne di cui una in stato di gravidanza, accompagnata da due bambini. Mi è stato chiesto di visitare una bambina, ma ho spiegato che non potevo riceverle e che sarebbero dovute tornare il giorno dopo – ha riferito la dottoressa Toma durante il processo – Alle 14, finita la visita, sono uscita, ma sul pianerottolo mi sono ritrovata le due donne in stato di agitazione nei miei confronti". La tensione era evidente. "Con un tono di voce aggressivo e minaccioso mi hanno fisicamente impedito di andar via, costringendomi a rientrare nell’ambulatorio e a visitare la bambina pur non rispettando le misure anti Covid visto che nessuno di loro indossava la mascherina". Effettuata la visita medica le due donne e i bambini hanno lasciato lo studio medico della dottoressa Toma che però ha sporto denuncia per l’accaduto.

Peppe Ercoli