"Violenza in ospedale, si picchiavano in due"

Processo per la rissa dopo un incidente stradale

"Violenza in ospedale,  si picchiavano in due"

"Violenza in ospedale, si picchiavano in due"

"Il contatto fisico c’è stato solo fra due persone, con l’ex infermiere che ha tentato di colpire l’ex poliziotto, senza riuscirvi. Gli altri non hanno partecipato alla lite e sono rimasti in disparte". E’ questa la testimonianza di due operatori del Madonna del Soccorso sentiti nell’ambito del processo che vede imputati cinque sambenedettesi (tra cui due donne) per fatti avvenuti il 12 ottobre del 2019 a San Benedetto. Sono tutte accusate di rissa per un fatto che avvenne in due fasi; prima una lite automobilista e poi la rissa vera e propria al pronto soccorso dell’ospedale rivierasco. Quel pomeriggio al centralino del 112 arrivò una telefonata di un cittadino che segnalava una lite automobilistica fra due persone, un ex poliziotto e un ex infermiere del Madonna del Soccorso, che stava avendo luogo nei pressi del ponte sul torrente Albula, lungo viale De Gasperi. Quando i carabinieri arrivarono sul posto non c’era però più nessuno. Poco dopo al 112 è giunta un’altra telefonata che segnalava una rissa al pronto soccorso. Era infatti successo che entrambi gli automobilisti si erano recati in ospedale dopo l’incidente per essere refertati. Vi erano stati accompagnati dai rispettivi parenti, ma la tensione era alta e al culmine della discussione volarono colpi proibiti: pugni, calci, spinte. Uno dei due automobilisti, l’infermiere in pensione, imbracciò un’asta porta flebo per colpire l’altro uomo, con cui aveva avuto l’incidente automobilistico poco prima. La testimonianza resa dai due operatori sanitari è importante poiché escluderebbe da responsabilità i familiari dei due litiganti principali; ma lo è anche perché, di conseguenza, potrebbe far cadere l’ipotesi di reato di rissa.