MARCELLO IEZZI
Cronaca

“Violenza sessuale al centro commerciale”: la denuncia di una 14enne

La giovanissima studentessa ha detto di essere stata costretta a un rapporto sessuale nel bagno di un centro commerciale: indagini in corso

Una ragazzina ha denunciato di essere stata violentata nei bagni di un centro commerciale a San Benedetto del Tronto. Nella foto una manifestazione per dire stop alla violenza sulle donne

Una ragazzina ha denunciato di essere stata violentata nei bagni di un centro commerciale a San Benedetto del Tronto. Nella foto una manifestazione per dire stop alla violenza sulle donne

San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), 1 marzo 2025 – I carabinieri della compagnia di San Benedetto stanno svolgendo delicate indagini su un presunto caso di violenza sessuale nei confronti di una studentessa di 14 anni, che sarebbe avvenuta nella serata di venerdì in un centro commerciale del teramano.

Dell’accaduto si stanno occupando anche i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, che hanno ricevuto la segnalazione dei colleghi di San Benedetto che hanno raccolto la denuncia. Le informazioni sono molto riservate, data l’età delle persone coinvolte.

Del caso si è venuto a conoscenza nelle prime ore di ieri, quando la ragazzina si è recata al pronto soccorso dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ accompagnata dalla madre e da una pattuglia dei militari dell’arma. I sanitari hanno sottoposto la studentessa alle visite del caso ed hanno riferito la diagnosi agli investigatori dei carabinieri che stanno svolgendo gli accertamenti in collaborazione con la compagnia di Alba Adriatica.

Secondo la prima ricostruzione la giovane, padre italiano e madre straniera, avrebbe avuto contatti con un ragazzo abruzzese, attraverso Instagram e dopo vari scambi di massaggi hanno deciso di incontrarsi per la prima volta in un noto centro commerciale di Alba Adriatica. Il giovane, con la scusa di dover fare degli acquisti, l’ha invitata al supermarket, conducendola poi nel bagno dove, secondo il racconto della minorenne, sarebbe stata costretta a sottostare a un rapporto sessuale. Ora i carabinieri di San Benedetto e Alba Adriatica stanno lavorando per chiarire la dinamica dell’accaduto. Per questa ragione gli investigatori parlano ancora di presunta violenza.

Insomma, massima riservatezza e lavoro mirato a stabilire con esattezza cos’è avvenuto, ascoltando anche il racconto del giovane, presunto stupratore, di cui i carabinieri hanno le generalità e stanno valutando la sua posizione.

I casi di presunte violenze accaduti negli anni precedenti, soprattutto durante l’estate sulla riviera delle palme, rivelatesi poi falsi o comunque non perseguibili, impongono alle forze dell’ordine molta prudenza e approfondimenti investigativi. Basti ricordare il caso della giovane che aveva denunciato una violenza sessuale per opera di un uomo che l’aveva bloccata dietro il Ballarin mentre tornava a casa dopo il lavoro in monopattino, oppure la giovane turista in vacanza a San Benedetto con le amiche e che si attardò in strada con un uomo conosciuto poco prima. Casi che, a lavoro ultimato, non furono ritenuti violenze sessuali.