Vita troppo occidentale, botte alla sorella

Arrestato un minorenne afgano residente a San Benedetto: vessazioni psicologiche e violenze domestiche nei confronti della donna

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Un minorenne di nazionalità afgana, residente a San Benedetto, è stato arrestato dal personale del commissariato di pubblica sicurezza per ripetute vessazioni e violenze nei confronti della sorella che, secondo il suo parere, conduce una vita all’occidentale. Un fatto grave, anche sulla scorta di analoghi episodi che in alcuni casi hanno portato a risvolti drammatici. L’arresto del giovane pregiudicato è scattato a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ascoli su richiesta della Procura della Repubblica. Il ragazzo era gravemente indiziato di atti persecutori, minacce gravi, danneggiamento e percosse ai danni della sorella, che vive nella sua stessa casa, e del compagno di lei.

A seguito di indagini che la polizia di San Benedetto ha condotto tra i mesi di febbraio e giugno scorsi, avviate dopo la denuncia presentata dalla giovane donna, sono emerse una serie di vessazioni psicologiche e violenze domestiche messe in atto dal minorenne nei confronti della sorella "colpevole", secondo il suo modo di vedere, di aver intrapreso una relazione con un uomo di nazionalità italiana e di condurre una vita "occidentale". Una situazione che aveva preso una brutta piega, perché il ragazzo, stando alle indagini della polizia, aveva più volte messo in atto atteggiamenti persecutori con botte e minacce alla sorella e anche nei confronti del compagno di lei più volte avvicinato negli ultimi periodi. Gli investigatori della polizia e la stessa Procura hanno informato l’Autorità Giudiziaria per i Minori che ha disposto l’allontanamento del giovane per tutelare la sorella e gli altri minorenni conviventi.

Un provvedimento che il ragazzo non ha tenuto minimante in considerazione, tanto che, la Procura di Ascoli, attraverso il personale del commissariato di San Benedetto, ha richiesto al Gip l’ordinanza della custodia cautelare in carcere. Provvedimento che è stato eseguito dopo varie ricerche fino a quando una volante della polizia ha intercettato il giovane in una sala slot nel centro cittadino. Associato alla casa circondariale di Ancona, dopo l’interrogatorio, il Gip ha applicato la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla sorella. Provvedimento che viene costantemente monitorato dalla polizia di San Benedetto.

Marcello Iezzi