Vivaismo, si chiude un anno duro: "Brusca frenata delle vendite"

Il bilancio di Paoletti: "Ne hanno risentito soprattutto le aziende che esportano all’estero".

Vivaismo, si chiude un anno duro: "Brusca frenata delle vendite"

Vivaismo, si chiude un anno duro: "Brusca frenata delle vendite"

Mentre si parla di vendite di abeti e di Stelle di Natale, per il vivaismo locale va in archivio un anno non esaltante. Alcune tipologie di piante, che solitamente sono il traino del commercio per le attività vivaistiche del Piceno, come ad esempio l’oleandro, sono rimaste invendute. "Vi è stata una brusca frenata delle vendite nel periodo primaverile, il più importante per la nostra attività – afferma Antonio Paoletti, vice presidente dell’associazione Vivaisti di Grottammare, che raccoglie la maggior parte dei piccoli e medi produttori – A risentirne maggiormente sono state le aziende che esportano all’estero, ma anche il mercato italiano ha frenato su tutto. Dopo l’inatteso boom di vendite post Covid ci siamo avvicinati con un certo timore a questo anno, cercando di non avere una produzione maggiore alla possibile richiesta. In effetti è stata una stagione dall’andamento altalenante. Il prezzo più alto l’ha pagato l’oleandro, ma anche altre essenze. Adesso dobbiamo fare un ulteriore investimento su quello già fatto. Vale a dire cambiare i vasi a tutte le piante che sono rimaste in vivaio e che rappresentano un costo non indifferente a livello di lavoro e di rotazione delle produzioni. Dobbiamo tenere a mente che abbiamo dovuto affrontare due anni di siccità e la grandinata di maggio che ha colpito una decina di produttori lungo la Valtesino".

Il presidente Francesco Balestra aggiunge che ci sono stati comportamenti strani nel mercato, poiché sono andate meglio le piante più grandi e costose di fascia alta rispetto alle piccole essenze mediterranee, comprese quelle fiorite da balcone. "Certi articoli sono avanzati e certi sono andati bene – afferma Roberto Marconi, famiglia storica di vivaisti grottammaresi – Oltre agli Oleandri sono rimasti invenduti anche Eleagnus Ebbingei".

Marcello Iezzi