Fugge dalla guerra in Ucraina e vince a Pole Sport, la storia di Yeva

La ragazzina rifugiata a San Benedetto del Tronto, dove frequenta la scuola Curzi, campionessa di Pole Sport: "Orgogliosi di ospitarla"

Yeva Korystova, dodicenne ucraina

Yeva Korystova, dodicenne ucraina

Ascoli Piceno, 25 marzo 2022 - Fugge dalla guerra, viene accolta a San Benedetto e trionfa ai Campionati Europei di Pole Sport dopo essersi aggiudicata anche i Mondiali. In una ‘Storia’ che lascia ben poche cose belle, la storia di Yeva Korystova, dodicenne ucraina, è come un raggio di luce capace di squarciare le nubi addensatesi in mesi di conflitto e tensione internazionale.

Alunna della scuola secondaria ‘Curzi’, dove è arrivata il 28 marzo dopo aver lasciato il suo paese a causa dell’invasione russa, la giovane si è imposta agli Europei di Valladolid, in Spagna, ottenendo il primo posto nella categoria ‘junior’ con un punteggio di 132,499, collezionando anche un largo vantaggio sulla seconda classificata.

Questo successo, che bissa quello ottenuto ai campionati mondiali di Bologna, vale a Yeva le congratulazioni di tutto l’Istituto Scolastico Comprensivo ‘Centro’ della riviera: "Siamo molto orgogliosi di ospitare nella nostra scuola una campionessa europea e mondiale – dichiara la dirigente scolastica Elisa Vita - e sono felice che Yeva abbia trovato alla ‘Curzi’ un ambiente sereno di apprendimento e stia vivendo l’esperienza scolastica in modo gratificante".

La giovane, insieme alla madre, è stata accolta da una famiglia di connazionali a San Benedetto ed ha trovato la disponibilità dell’Istituto, diretto dalla professoressa Elisa Vita, a farle continuare il suo percorso scolastico, cercando di aiutarla a superare la difficoltà della lingua e, soprattutto, il trauma della guerra. Una situazione che non ha impedito a Yeva di continuare a praticare la pole sport, una disciplina che combina ginnastica e danza attraverso l’esecuzione di figure acrobatiche, che richiedono notevoli doti di forza, scioltezza, coordinazione, agilità e resistenza.

Un’attività che in pochi anni si è affermata coinvolgendo un numero sempre crescente di praticanti, tanto da aspirare all’ingresso alle Olimpiadi. E proprio i Cinque Cerchi rappresentano oggi il sogno di Yeva, che ha iniziato a praticare questo sport all’età di sette anni, allenandosi anche quattordici ore a settimana.

"Lo possiamo dire: in parte, questa è una vittoria di tutta la classe – continua la dirigente Vita – tutti, dai compagni di scuola all’insegnante Daniela Testa, confermano che Yeva sta vivendo un’esperienza serena. Alla ‘Curzi’, oltre Yeva, ci sono altri 7 bambini di origine ucraina. Sin dall’emergere della crisi abbiamo attivato un protocollo per l’inserimento di mediatori linguistici e l’avvio di corsi pomeridiani. Da parte nostra, educare questi ragazzi è una sfida, ma non ci siamo mai tirati indietro né intendiamo farlo: siamo mossi dal desiderio di accogliere e di mettere al centro lo sviluppo di chi deve vivere la propria infanzia".