Zarepta "Nessuno resta senza un pasto"

La mensa per i poveri pronta ad accogliere circa sessanta per le feste: "L’accesso è libero per chiunque abbia bisogno"

Zarepta "Nessuno resta senza un pasto"

Zarepta "Nessuno resta senza un pasto"

"Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi". Recita così il noto proverbio. Peccato, però, che c’è un numero sempre più alto di persone, anche in città, che non ha nessuno con cui condividere la giornata di festa. Uomini e donne, di tutte le età, che vivono in una condizioni di solitudine e, spesso, anche di assoluta povertà. Pasqua, però, deve essere una giornata di festa anche per loro. E lo sarà, grazie al contributo e alla generosità dei tanti volontari che, nei due giorni festivi, sacrificheranno il proprio tempo e i propri affetti per prestare servizio alla mensa dell’associazione Zarepta, al polo dell’accoglienza e della solidarietà. "Effettivamente non smetterò mai di ringraziare i nostri volontari – spiega Corrado Bruni, presidente della stessa associazione –. La nostra mensa è aperta 365 giorni all’anno e non facciamo mancare mai un pasto caldo a chi ne ha bisogno. Siamo operativi, appunto, anche per il pranzo di Pasqua e di Pasquetta, con un menù che rispetterà la tradizione. Il tutto, ovviamente, anche grazie a uno dei nostri migliori cuochi, Raniero Isopi, che anche stavolta si adopererà per regalare ai nostri ospiti delle ottime pietanze. Non mancheranno, come sempre, le olive all’ascolana, così come i fritti caratteristici, l’agnello, i piconi e i dolci pasquali". Per Pasqua e Pasquetta, la Zarepta si aspetta almeno una sessantina di ospiti. "Quotidianamente eroghiamo una media di cinquanta pasti – conferma Bruni –. A volte capita di superare anche la soglia dei novanta ospiti, sfiorando il centinaio. Nelle giornate di festa, solitamente, qualcuno viene accolto da parenti e amici, quindi magari potrà esserci qualche utente in meno, ma noi ci aspettiamo la presenza di almeno sessanta persone. La nostra difficoltà, ogni giorno, è proprio questa, ovvero che non sappiamo mai quanti utenti verranno, perché appunto l’accesso alla mensa è libero e aperto a tutti. Quindi cerchiamo sempre di preparare delle porzioni in più". Al di là di quanto si potrebbe credere, infine, gli stranieri rappresentano soltanto una minima parte degli ospiti della mensa. "La stragrande maggioranza dei nostri utenti sono ascolani – conclude Corrado Bruni –. Spesso si tratta anche di famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese. Questo ci deve far riflettere sulla povertà che serpeggia in città. A volte, questa, non la vediamo. Ma c’è. E noi, alla Zarepta, ce ne accorgiamo quotidianamente. Le richieste di aiuto sono in aumento e ringrazio ancora una volta sia i nostri volontari che i benefattori che ci danno una mano: senza il loro contributo, infatti, non potremmo andare avanti".

Matteo Porfiri