"Ztl in Mazzini ovest" I residenti non mollano

Traffico intenso, mezzi pesanti e pochi centimetri per passare a causa dei cantieri: nuova lettera al prefetto De Rogatis

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Non ottengono risposte istituzionali ma non mollano i residenti di corso Mazzini che si sono costituiti in un comitato spontaneo per lamentare con forza la mancanza di sicurezza per che si trova a transitare, in auto ma soprattutto a piedi, fra piazza Sant’Agostino a piazza Cecco d’Ascoli, in direzione Porta Romana. Dopo aver sollecitato Comune e Prefettura per chiedere che sia istituita la Zona a traffico limitato (Ztl) anche in quel tratto di una delle vie principali del centro storico di Ascoli, si sono rivolti all’Arpam per rilevare, soprattutto nelle ore di punta, la qualità dell’aria sul tratto di strada in questione. Dell’iniziativa sono stati informati il prefetto Carlo De Rogatis e il presidente di Legambiente Stefano Ciafani. Di fatto, però, non succede nella. Regna l’immobilismo tanto che hanno compiuto ulteriori passi. "Abbiamo inviato un telegramma di sollecito perché, purtroppo ed incredibilmente, non c’è stato alcun intervento e la situazione, invece, è sempre peggio. Basta farsi un giro a corso Mazzini specie nel tardo pomeriggio per capire in maniera limpida come si vive e si lavora in quel tratto". Il telegramma lo hanno indirizzato al prefetto De Rogatis. "Eccellenza, è con vero rammarico che dobbiamo tornare a sollecitare un ulteriore suo intervento presso il sindaco di Ascoli in relazione alle condizioni di pericolosità del traffico a corso Mazzini in direzione Porta Romana, unite a diffuse violazioni al codice della strada, quotidianamente presenti" è il testo. In definitiva il comitato che racchiude residenti e liberi professionisti che hanno studi professionali in zona chiede l’istituzione della zona a traffico limitato riservata ai residenti "così da eliminare parte del traffico responsabile dell’inquinamento e permettere parallelamente il solo lavoro delle ditte edili che hanno non poche difficoltà a muoversi nelle attuali condizioni". Per il comitato di corso Mazzini una cosa è certa: "questo livello insostenibile di traffico è produttore di particolato dei gas di scarico, nocivo per i residenti e ancor più per bambini e anziani che abitano in zona". L’altro problema riguarda la presenza di sei cantieri edili in 800 metri, allestiti per la ricostruzione post sisma e per il bonus 110% "che vedono un diuturno lavoro produttore di polveri murarie originate dall’abbattimento e rifacimento degli interni delle abitazioni, nonché delle facciate". Per non parlare dei gas di scarico dei mezzi pesanti.

Peppe Ercoli