MATTEO PORFIRI
Economia

Beko, l’annuncio del ministro: “Comunanza è salva”. Il sindaco: ora certezze

Lo stabilimento di Villa Pera non chiuderà a fine anno, come annunciato da Urso in missione in Turchia per parlare con l’azienda. Sacconi: “Adesso si pensi al futuro di tutta l’area dei Sibillini”

Il sindaco di Comunanza Domenico Sacconi accoglie la bella notizia per i lavoratori della Beko. "Lo stabilimento di Comunanza è salvo"

Il sindaco di Comunanza Domenico Sacconi accoglie la bella notizia per i lavoratori della Beko. "Lo stabilimento di Comunanza è salvo"

Ascoli PIceno, 19 febbraio 2025 – Con qualche giorno di anticipo, rispetto al tavolo fissato per lunedì al ministero delle imprese e del Made in Italy, è arrivata la bella notizia per i lavoratori Beko di Comunanza. Lo stabilimento di Villa Pera, infatti, è salvo e non chiuderà a fine anno, come invece era stato annunciato dalla multinazionale nel novembre scorso. A rivelarlo è direttamente il ministro Adolfo Urso, che durante la sua visita in Turchia ha incontrato proprio i vertici di Beko, il gruppo turco che ha rilevato le attività in Italia di Whirlpool.

Una novità, questa, che è stata accolta con soddisfazione dal sindaco comunanzese Domenico Sacconi, che però chiede un ulteriore passo in avanti. "Siamo contenti che la Beko possa andare avanti, ma è fondamentale che si investa anche sul futuro – spiega il primo cittadino –. Il nostro territorio, e mi riferisco a tutto il comprensorio dei Sibillini, ha bisogno di certezze. Mi auguro che la multinazionale possa presentare un piano industriale che ci permetta di stare tranquilli per tanti anni ancora. E’ necessario rilanciare il prodotto, con ricerca e sviluppo, garantendo lunga vita al nostro stabilimento”.

Il sindaco Sacconi, tra l’altro, lunedì sera aveva incontrato anche i sindacati, continuando così a far fronte comune in questa battaglia per il lavoro e la dignità. Una notizia, quella data dal ministro Urso sulla permanenza del sito di Comunanza, che contribuisce comunque a restituire serenità a quei 320 lavoratori che rischiavano di perdere il posto di lavoro e che, dallo scorso novembre, hanno vissuto tre mesi letteralmente da incubo.

Lunedì, comunque, ci sarà il tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, che è stato fissato per le 12.30. Proprio in queste ore, infatti, è giunta la convocazione ufficiale anche alle parti sociali, oltre che a tutti gli altri soggetti interessati dalla vertenza aperta dalla presentazione del Piano industriale da parte della multinazionale turco-americana. Un Piano che è stato successivamente aggiornato nei suoi termini il 10 febbraio scorso, ma che ancora non soddisfa completamente né le istituzioni né i sindacati di categoria, vista la presenza di centinaia di esuberi negli altri stabilimenti d’Italia, tra i quali quello di Fabriano. «Ci auguriamo che lunedì vengano spiegati gli investimenti che ha in mente Beko e capire come possono aumentare con l’aiuto del pubblico», auspica Pierpaolo Pullini, componente della segreteria provinciale della Fiom.