PEPPE ERCOLI
Economia

“Borghi del terremoto, la ricetta per farli rinascere”

Mariani: “Finanziamento per Rocchetta e Agore, ma poi abbiamo investito tutto il resto. In Toscana e Umbria lavorano in case così da remoto”

L’imprenditore ascolano Simone Mariani, protagonista di un’operazione di recupero dei borghi nell’entroterra piceno (a destra)

L’imprenditore ascolano Simone Mariani, protagonista di un’operazione di recupero dei borghi nell’entroterra piceno (a destra)

Ascoli Piceno, 22 gennaio 2025 – “A fronte di investimenti per 20 milioni di euro su questi borghi, potrebbe esserci un indotto diretto e indiretto di circa 70 milioni con una creazione di Pil per la Regione Marche di circa 30 milioni di euro”.

E’ quanto ipotizza l’imprenditore ascolano Simone Mariani, protagonista di un’operazione di recupero dei borghi nell’entroterra piceno, sospesi in una porzione di terra nel territorio di Acquasanta Terme, tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a sud e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini a nord.

“L’obiettivo è tornare a far rivivere sia Rocchetta che Agore e altri borghi, ricreare delle comunità locali. Mi spiego meglio – dice Mariani – un conto è recuperare il borgo e trasformarlo tutto in albergo diffuso, un conto è far sì che anche cittadini tornino, se non proprio a vivere lì tutto l’anno, ma ad avere almeno delle permanenze di lungo periodo in modo di ricreare, come era una volta, una piccola comunità locale. Quindi, non è solo un progetto di carattere turistico ricettivo, ma anche di residenzialità”.

In Italia ci sono diversi esempi a cui ispirarsi. “Mi riferisco alla Toscana, dove ci sono, ma anche in Umbria. Artisti, scrittori, persone che da tutto il mondo trascorrono poi mesi e mesi in queste seconde case dove lavorano ormai in remoto a distanza; chiaramente chi può permettersi di avere professioni di questo tipo. In modo – aggiunge l’imprenditore ascolano – da creare quindi anche ecco una piccola comunità locale con cui condividere la vita di tutti i giorni”. Il concetto è quello di ridare linfa a tutto l’Appennino perduto.

“Includendo quindi non solo Agore e Rocchetta, ma anche Tallacano, Collefalciano, Piandelloro e Cocoscia che recentemente sono state oggetto di un’importante ordinanza da parte del commissario per la ricostruzione Castelli che ha fatto un ottimo lavoro. Speriamo che quindi tutta quell’area possa in qualche modo essere coinvolta in questa fase di rinascita attraverso la realizzazione di servizi pubblici. L’ordinanza ha finanziato opere, sottoservizi di carattere pubblico, quindi dalla strada, illuminazione, fogne, eccetera. Ed è quindi fondamentale che questo tipo di servizi possa nel prossimo futuro estendersi magari anche a questi borghi che sono in linea d’aria a pochissima distanza”.

Mariani ha ottenuto un primo finanziamento. “Ho ricevuto 100mila euro per la ristrutturazione di un’abitazione nel borgo di Rocchetta e di due abitazioni nel borgo di Agore. E basta. Ad oggi, il resto riguarda tutti investimenti nostri”.