Ascoli, 19 agosto 2016 - È l’ipercoop di Ascoli Piceno del centro commerciale “Città delle Stelle” il negozio più “verde” d’Italia. Il punto vendita è infatti l’unico nel nostro Paese certificato Emas (acronimo di Eco-management and audit scheme), la registrazione europea che ne garantisce l’eccellenza sotto il profilo ambientale. Il “bollino verde” 2016 è stato rilasciato sulla base dei risultati ottenuti nel 2015, grazie a impianti efficienti e alla riduzione degli sprechi, ad attività di sensibilizzazione dei clienti e a continui miglioramenti per la sostenibilità.
Lo scorso anno l’ipercoop “Città delle Stelle” faceva parte della rete dei negozi di Coop Adriatica; dal 1° gennaio 2016 è diventata operativa la fusione tra Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense, che ha sancito la nascita di Coop Alleanza 3.0, della cui rete di vendita fa parte anche l’ipercoop di Ascoli Piceno.
Emas è un sistema al quale possono aderire volontariamente imprese e organizzazioni che vogliano valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali. L’adesione richiede anche attività di informazione e di educazione alla sostenibilità, che, nel caso di Coop Alleanza 3.0, coinvolgono soci, clienti e lavoratori: ogni anno viene prodotta, a questo scopo, una Dichiarazione ambientale, aggiornata con i risultati dell’anno appena trascorso e con gli obiettivi di quelli futuri.
Nel corso del 2015 in questo punto vendita anche i clienti e le scuole sono stati coinvolti in attività e laboratori a tema ambientale. Infatti lo scorso anno le animazioni sul consumo consapevole organizzate da Coop Adriatica hanno coinvolto oltre 400 bambini e ragazzi delle scuole del territorio. Di questi, quasi 100 hanno visitato l’ipermercato di Ascoli nell’ambito di “Caccia alla merenda”, un’animazione volta a far riflettere gli studenti sui consumi fuori pasto e sull’influenza di moda e pubblicità, insegnando loro a leggere e comprendere le informazioni riportate sul packaging dei prodotti. Nel corso dell’anno è inoltre proseguita l’iniziativa per incentivare il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti da cucina, che ha permesso di recuperare complessivamente 3.240 kg di olio.