
Gli scioperanti insieme al presidente della Regione Acquaroli a Fabriano
Ascoli, 29 novembre 2024 – “Beko: scelta di vita o morte di un territorio”. Questa la dicitura di uno dei due striscioni che ieri mattina campeggiavano davanti alla sede impiegatizia della Beko ex Whirlpool di via Aristide Merloni a Fabriano. Accanto ai colletti bianchi anconetani in sciopero a manifestare c’erano i sindaci di Fabriano Daniela Ghergo, di Sassoferrato Maurizio Greci e di Cerreto d’Esi David Grilli, ma anche il governatore Francesco Acquaroli, il presidente della Provincia Daniele Carnevali. Tutti uniti nel dire no a questo piano Beko Europe che prevede un taglio di quasi 2000 persone a Comunanza, Fabriano e Siena. Un Natale che si prospetta duro per gli operai della Ex Whirlpool.
“Voglio dare qui un messaggio di unità: – ha detto il governatore Acquaroli – difendiamo le Marche, il lavoro, l’occupazione di un intero territorio regionale, perché vogliamo difendere la storia industriale della nostra regione. Difendiamo gli stabilimenti, le sedi impiegatizie, i lavoratori e l’indotto diretto e indiretto. Sarò presente in Ministero il 10 dicembre – ha detto Acquaroli – perché il piano industriale venga ritirato. La partita non sarà semplice ed è per questo fondamentale rimanere uniti, coesi e compatti. Faremo il massimo e lo farà anche il Governo”. I sindacati hanno chiesto un incontro in Regione prima del 10 dicembre: “Stabilimenti, sedi impiegatizie, unità di progettazione e sviluppo, sono tessere di un unico puzzle, se una viene meno, a cascata cadono gli altri. È fondamentale che tutto il perimetro Beko stia su nel suo insieme – hanno detto –. Abbiamo necessità di sapere il contenuto della Golden power e quindi le prescrizioni su occupazione e stabilimenti”. Anche Domenico Sacconi ha deciso di organizzare un’assemblea pubblica, che si svolgerà all’auditorium Luzi di Comunanza lunedì pomeriggio alle 16.
Saranno presenti il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli, i presidenti di Provincia di Ascoli e Fermo, i parlamentari del Piceno, ma anche numerosi consiglieri regionali e sindaci dell’entroterra. Durante l’incontro si cercherà di studiare una strategia da sottoporre poi all’attenzione dei vertici della Beko e del ministro Adolfo Urso il 10 dicembre, quando sarà in programma un altro tavolo al Ministero. Il passo successivo? “Il governo si è limitato – dice da giorni il sindaco Sacconi – a dire che è inaccettabile, ma non è sufficiente. Noi chiediamo al governo di ascoltarci. Quello che farò è andare a parlare con il Primo Ministro Giorgia Meloni”.