MATTEO PORFIRI
Economia

Serrande abbassate ad Ascoli: “Chiudono tre negozi? Ma altri hanno aperto”

In corso Mazzini Ovest addio da diversi esercenti, ma l’Arengo è ottimista: “Il saldo è positivo, 66 cessazioni e 98 nuovi arrivi nel 2024”

Una delle attività chiuse in corso Mazzini (Foto La Bolognese)

Una delle attività chiuse in corso Mazzini (Foto La Bolognese)

Svariati i motivi che hanno condotto i titolari dei negozi a prendere la drastica decisione di abbassare le serrande, come del resto accade in tante altre città, che lottano per tenere vivo il proprio centro storico. Nel caso di Ascoli poi, c’è un prima e dopo terremoto, anche se le decine di cantieri presenti in città confermano una tendenza a reagire e a ripartire quanto prima.

Le nuove chiusure sono bastate per far scattare l’allarme, soprattutto sui social, ma anche tra residenti e commercianti in zona piazza Sant’Agostino in merito al presunto calo di attrattività da parte dello stesso centro cittadino. I dati del Comune, però, dimostrano il contrario, anche se non si può nascondere il fatto che alcuni settori merceologici risentano più di altri della crisi economica e del boom relativo all’e-commerce.

In base a quanto comunicato dallo sportello delle attività produttive dell’Arengo, infatti, nel corso del 2024 sono state 66 le cessazioni, a fronte però di 98 nuove aperture. Pertanto, se la matematica non è un’opinione, per ogni due attività che hanno chiuso ne sono state aperte tre. Di conseguenza, il saldo è positivo e in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza della città italiane. La prossima settimana, a tal proposito, verranno aggiornate anche le statistiche relative al censimento svolto dal Comune.

Pertanto, ci sarà una nuova mappatura di tutte le attività commerciali presenti in centro alla data del 31 dicembre 2024. Amministrazione comunale, tra l’altro, che per il 2025 ha un grande progetto, la realizzazione del centro commerciale naturale, da terminare entro l’estate.

“Ci sono state alcune chiusure, è vero, ma è più alto il numero delle aperture – conferma l’assessore al commercio Laura Trontini, in sintonia con il sindaco Marco Fioravanti –. Questo dimostra che la città è in fermento. Chi chiude, purtroppo, lo fa per vari motivi, in alcuni casi anche personali. Ascoli è attrattiva, altrimenti non ci sarebbero stati quegli investimenti che invece hanno visto protagonisti grandi imprenditori, come la famiglia Faraotti ad esempio, che rilancerà l’hotel Gioli. In centro storico abbiamo negozi che sono aperti da decenni, in alcuni casi anche da cinquant’anni”.

Quindi, aggiunge l’assessore Trontini "le ultime chiusure non preoccupano, perché Ascoli è in crescita. Con i fondi del Pinqua completeremo il progetto del centro commerciale naturale: si tratta di una piattaforma e un’applicazione che metteranno in rete tutte le attività creando sinergia e un marchio riconoscibile. Grazie a questa iniziativa – conclude l’assessore Trontini -, verranno promosse attività condivise per permettere ai nostri esercenti di lavorare e, al contempo, stare al passo con i tempi”. Tra gli obiettivi del Comune per il nuovo anno, infine, anche la limitazione all’apertura di esercizi legati al food e l’introduzione di incentivi per stimolare l’insediamento di nuovi settori merceologici.