Sma Simply verso la cessione, parte lo sciopero a ‘L’Orologio’

Grottammare, i sindacati: "I lavoratori che fine faranno?"

Iper Simply di Grottammare

Iper Simply di Grottammare

Grottammare, 29 aprile 2019 - Domani lo sciopero indetto dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil sulle presunte trattative per la cessione della rete di vendita Sma Simply ad altri gruppi (Conad, Gross, Gruppo Arena), interesserà anche il punto vendita del centro commerciale L’Orologio di Grottammare.

I sindacati hanno proclamano 8 ore di sciopero, praticamente l’intero turno di lavoro di domani, con presidio regionale dei lavoratori a partire dalle 10 davanti al centro commerciale Auchan di Ancona  in via Scataglini, 6. Tre le questioni sul tappeto: la difesa dei trattamenti economici e normativi derivanti dal contratto nazionale e dal contratto integrativo aziendale; la difesa del perimetro aziendale con il mantenimento di tutti i punti vendita e degli attuali livelli occupazionali; il piano di rilancio commerciale del canale Simply-Sma.

Nelle Marche sono circa 1.200 i lavoratori coinvolti dal rischio cessione della rete di vendita Sma Simply. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, da più di due anni rivendicano il diritto di poter conoscere le reali intenzioni della famiglia Mulliez rispetto alle prospettive dell’azienda nel mercato italiano. «Abbiamo richiesto l’intervento del Ministero dello Sviluppo economico e abbiamo risollecitato la direzione aziendale a fare chiarezza, una volta per tutte, sul destino di uno dei principali attori della distribuzione moderna organizzata – fanno sapere Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil –. Ma i vertici di Sma Simply continuano a fornire informazioni parziali e poco attendibili, evitando qualsiasi confronto di merito per ricercare soluzioni condivise per la gestione della fase di crisi e, fatto ancor più grave – aggiungono i sindacati –, alle richieste sindacali di fornire un’informazione univoca circa le paventate cessioni di supermercati ed iper, risponde con la totale incapacità di impedire che siano i suoi stessi preposti a veicolare illazioni che gettano nel panico ogni giorno le lavoratrici e i lavoratori. Questa fase di incertezza, caratterizzata solo da rumors che si rincorrono senza che vi siano prese di posizione ufficiali da parte del management, deve finire subito».

Domani i sindacati sperano di sollecitare un incontro con i vertici dell’azienda.