Start, i sindacati all'attacco: "Cambiare rotta per salvare l'azienda"

Lettera aperta di Cgil, Cisl e Ugl in vista dell'assemblea dei soci che rinnoverà le cariche sociali

Un autobus della Start

Un autobus della Start

Ascoli, 13 giugno - Una lettera aperta ai sindaci di Ascoli e San Benedetto e al presidente della Provincia, per invitarli "ad intervenire affinché si attui una radicale inversione di tendenza in vista dei prossimi affidamenti del servizio pubblico, riqualificando la società pubblica con tutti quei requisiti economici e organizzativi indispensabili per contendere agli altri competitor l’aggiudicazione del servizio". I rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl trasporti hanno messo la firma su una missiva nelle quali sottolineano tutti i problemi dell'azienda di trasporto pubblico, partendo dal presupposto che "negli ultimi anni, nelle nomine degli amministratori prevalgono gli interessi politico-partitici".

Angelo Lancianese, Claudio Sosi e Simona Ciotti, rispettivamente di Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl trasporti, hanno elencato le tante criticità: "Esiste un'inarrestabile e sempre più dilagante evasione: si erano sviluppati progetti, come la bigliettazione a bordo, ma sono rimasti sulla carta. Anche l’ipotizzato raddoppio del numero di agenzie per la vendita degli abbonamenti non è stato attuato".

La lista di quello che non va stilata da Cgil, Cisl e Ugl è piuttosto lunga: "La riorganizzazione dell’officina è rimasta una promessa e l’attuale disorganizzazione comporta ripercussioni negative sul normale svolgimento del servizio, con quotidiani guasti dovuti all’assenza di manutenzione programmata. Nessun intervento manutentivo per i danni lievi di carrozzeria, e quindi mezzi che viaggiano con ammaccature e pezzi mancanti, dando un’immagine di incuria e degrado. A ciò si aggiunge che da circa un anno non viene più effettuato il lavaggio esterno delle vetture del deposito di Ascoli: ribadiamo un'inadeguatezza della pulizia interna dei mezzi"