Un fondo di mezzo milione per gli enti del Terzo settore

Fondazioni, Intesa Sanpaolo e Centro servizi volontariato insieme per il no-profit

Un momento della presentazione

Un momento della presentazione

Ascoli, 7 novembre - Un fondo di mezzo milione di euro per il rilascio della garanzia fideiussoria alle organizzazioni di Terzo settore con sede nelle Marche: il 'fondo di garanzia', alimentato da risorse di alcune fondazioni aderenti alla Consulta delle Marche tra le Fondazioni di origine bancaria, serve per agevolare il rilascio della garanzia fideiussoria in favore delle organizzazioni di Terzo settore che accedono a finanziamenti pubblici e privati. Un'operazione che mette insieme Fondazioni delle Marche, Centro servizi per il volontariato e Intesa Sanpaolo: nell’ambito del rapporto di collaborazione tra le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del non profit, il Centro servizi volontariato delle Marche ha fatto emergere che gli enti di Terzo settore spesso rinunciano a partecipare a bandi a valere su fondi europei, nazionali o regionali, perché tali strumenti presuppongono dotazioni economico-patrimoniali o la presentazione di apposite fidejussioni, che spesso comportano la necessità di prestare garanzie personali da parte degli amministratori. Un bisogno che è stato portato all’attenzione delle Fondazioni marchigiane. Quindi la Consulta tra le Fondazioni marchigiane, coordinata dal presidente della Fondazione Carisap Angelo Davide Galeati, ha preso atto dell’esigenza espressa dal Centro servizi volontariato e si è messa al lavoro per coinvolgere le singole fondazioni marchigiane e costituire un fondo per un importo di 500mila euro, per permettere alle organizzazioni del terzo settore di partecipare a bandi e di gestire i progetti vincitori di bandi assegnatari di risorse, agevolando così l’accesso agli impegni di firma/fidejussioni necessari.

L’accordo, che rimarrà attivo fino a fine 2024, rende disponibile al Terzo settore la dotazione complessiva iniziale di 500.000 euro per ottenere la garanzia fideiussoria, assicurando in tal modo l’avvio operativo dell’iniziativa. A beneficiare del fondo sono enti non profit, anche costituiti in forme aggregative, che abbiano sede legale e operativa sul territorio marchigiano, siano attive da almeno due anni ovvero neocostituite a seguito di un progetto di fusione o integrazione tra organizzazioni o enti esistenti da almeno due anni, ed in grado di comprovare l’assegnazione di un contributo relativo a bandi pubblici o privati inerenti al Terzo settore che richiedano l’emissione di un impegno di firma. Per ottenere l’impegno di firma, il beneficiario dovrà farne espressa richiesta a Intesa Sanpaolo, e per conoscenza alla Fondazione Carisap (delegata dalla Consulta), utilizzando un semplice modulo di richiesta predisposto dalla banca nel quale dovrà specificare, tra l’altro, la finalità dell’impegno di firma richiesto. L’importo massimo di ciascun impegno di firma è pari a 70mila euro: per ciascun impegno di firma, il fondo garantirà la copertura dell’80% del credito vantato dalla banca nei confronti del beneficiario.