Meteo Ascoli, termosifoni accesi, disagi e primi allagamenti

Continua l’ondata di maltempo, riunito il Coc. La Coldiretti: "Viti a rischio"

Piazza Sant'Agostino sotto la pioggia (Labolognese)

Piazza Sant'Agostino sotto la pioggia (Labolognese)

Ascoli, 14 maggio 2019 - La primavera è ancora lontana. Lo dimostrano le basse temperature e le intense piogge che da giorni continuano a cadere sul piceno, provocando disagi alla circolazione stradale e costringendo gli ascolani a tenere accesi i termosifoni. Ieri è infatti uscita un nuova ordinanza comunale che autorizza la proroga all’accensione degli impianti termici fino a domani, per una durata giornaliera non superiore a 6 ore. Ma le conseguenze più evidenti di questa lunga ondata di maltempo si sono fatte notare soprattutto in strada. Al di là degli allagamenti canonici, che anche questa volta hanno colpito il sottopassaggio di raccordo tra via Piceno Aprutina e via del Commercio e la circonvallazione nord, ulteriori problemi sono stati causati dallo sradicamento delle piante.

Un albero è infatti caduto ieri mattina intorno alle 9,30 lungo via della Rimembranza, bloccando momentaneamente il traffico e richiedendo l’intervento della protezione civile, che ha provveduto a segare il tronco e a rimuoverlo dalla carreggiata, mentre la Polizia Municipale ha momentaneamente chiuso la strada durante l’operazione. Problemi anche in via Dino Angelini, dove nella tarda mattinata di ieri i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza un cornicione pericolante all’altezza del negozio ‘Acqua e Sapone’. Anche in questo caso, i vigili urbani sono stati costretti a bloccare il traffico per consentire l’intervento dei pompieri, che hanno provveduto a rimuovere le porzioni pericolanti della struttura.

Un maggio anomalo, quindi, che potrebbe creare problemi anche alle coltivazioni. A fare il punto della situazione è Alessandro Visotti direttore di Coldiretti Ascoli: «Per adesso non abbiamo riscontrato gravi problemi – ha affermato – ma sicuramente se le temperature continueranno ad essere sotto la media, gli ortaggi e le viti potrebbero rischiare grosso. Fino a 20 giorni fa la problematica più evidente era la siccità, che stava creando situazioni potenzialmente pericolose. Ciò che emerge è di certo un’estremizzazione delle condizioni climatiche, che richiede un attenta gestione del suolo. Ci sono due modalità di intervento: nell’immediato si può agire con un ‘paracadute’ assicurativo, visto che lo Stato e l’Unione europea garantiscono una copertura del 70% sulle polizze; in secondo luogo è necessario evitare di stressare i terreni, assecondando la stagionalità delle coltivazioni».