Anna Casini: "Con l'area di crisi 200 nuovi posti di lavoro"

A breve un nuovo bando per sostenere le attività produttive

Tante persone al centro congressi della Camera di Commercio

Tante persone al centro congressi della Camera di Commercio

Ascoli, 16 febbraio 2019 - Area di crisi, agricoltura, edilizia scolastica e fondi post sisma: tutti temi al centro dell’incontro di ieri al centro congressi della Camera di Commercio dove la vicepresidente regionale, Anna Casini, ha fatto il punto dell’attività della Regione a favore della provincia ascolana negli ultimi quattro anni. Una serie di numeri messi in fila dalla Casini davanti a una platea numerosa e bipartisan (in sala anche il consigliere regionale di Forza Italia, Piero Celani): la novità è collegata all’area di crisi industriale complessa, perché c’è la volontà della Regione di spingere per l’emanazione di un nuovo bando, finanziato con le economie del precedente, per sostenere le attività produttive che ricadono nell’area di crisi complessa del piceno. La firma dell’accordo di programma per Val Tronto e Val Vibrata è stato “un obiettivo importante – ha detto Anna Casini - raggiunto con determinazione, una promessa mantenuta. Nascono oltre 200 nuovi posti di lavoro nel Piceno, una vera e propria boccata di ossigeno per la nostra terra, senza contare gli effetti positivi sull’indotto. Abbiamo finanziato 42 progetti, di cui 16 start up, con cui si generano oltre 25 milioni di investimenti nel Piceno, sui quali la Regione riconosce 7,6 milioni di contributi. Prevediamo un incremento occupazionale di 135 unità lavorative per piccoli e medi investimenti. Oltre la metà delle aziende ha sede operativa e di investimento nel Comune di Ascoli. Ci sono poi i grandi investimenti, con quattro domande ammesse a 9,8 milioni di agevolazioni che svilupperanno 15,4 milioni di investimenti e 27 nuove assunzioni. Un’azienda è ancora in fase istruttoria, con una richiesta di 2,8 milioni di contributo, a fronte di un investimento di circa 4 milioni e un incremento occupazionale di 50 nuovi addetti”. Inoltre l’area di crisi ha consentito di ottenere una proroga dell’indennità di mobilità, a partire dal 2017, di cui hanno beneficiato circa 450 lavoratori del Piceno, con un impegno di spesa di 10 milioni di euro.

Sul discorso della mobilità, ci sono 11,3 milioni per le ciclabili del Piceno, con sei interventi che coprono 90 chilometri di ciclovie. Poi 99 milioni destinati alla sicurezza degli edifici scolastici, la realizzazione di 200 alloggi di edilizia residenziale pubblica (la metà grazie al recupero dell’esistente) e la messa in sicurezza o l’ammodernamento di altri 441. Sul fronte della sanità, 10 milioni di interventi negli ospedali di Ascoli e San Benedetto e oltre 8 destinati alla loro riqualificazione energetica. Capitolo terremoto: nel Piceno sono stati stanziati 309 milioni per 296 interventi di recupero, ricostruzione e messa in sicurezza delle strade. “Sono terminati i lavori sull’Ascoli Mare, abbiamo ottenuto 11 milioni per il miglioramento delle Mezzina e oltre 2 milioni per la Ripaberardese. Anas ha impegnato 44 milioni per sistemare diversi tratti tra Trisungo e Acquasanta, in attesa dell’ultimo tratto finanziato con 211 milioni che completerà l’ammodernamento del tracciato”, ha spiegato la vicepresidente. Inoltre la viabilità rurale nelle aree del cratere sismico ha visto la disponibilità di 18 milioni aggiuntivi per ripristinare i collegamenti e garantire l’attività aziendale anche nel Piceno. Sempre nel settore agricolo sono stati assegnati altri 5 milioni per lo scorrimento della graduatoria 2017 relativa agli investimenti rurali, in modo da finanziare il maggior numero di aziende, comprese quelle del Piceno (570 le domande pervenute a livello regionale).