Salvini in piazza ad Ascoli. "Prendiamoci le Marche"

Il leader della Lega chiude la festa: "Case popolari? Prima gli italiani"

Salvini al chiostro di San Francesco

Salvini al chiostro di San Francesco

Ascoli, 29 settembre 2019 - Matteo Salvini chiude la sua domenica ad Ascoli (video), in un chiostro di San Francesco gremito: "Scusate il ritardo, ma oggi è stata una bella giornata: prima a Bologna con Coldiretti e gli agricoltori (foto - video), poi a Riccione (foto) e adesso qui. Mi capita di incontrare tanta gente che ha votato per una vita a sinistra e mi dice che a questo giro voterà Lega. È bello superare le vecchie distinzioni: quando non sanno che dirci ci dicono fascisti, populisti. No, siamo italiani orgogliosi di esserlo".

Poi è passato ai grandi temi nazionali: "Di Maio ha detto che sull'immigrazione faranno cose molto più importanti di noi: qualcosa hanno fatto, visto che a settembre hanno più che raddoppiato gli sbarchi rispetto all'anno scorso, sono oltre duemila. Ho detto a sindaci e governatori leghisti di dire 'no' all'accoglienza di nuovi immigrati. Altra emergenza di questo Governo è lo ius soli, ma la cittadinanza non è un biglietto al luna park. In tre settimane ne hanno partorite di ogni tipo: la tassa sulle merendine e sulle bibite gassate. Poi la tassa sul gasolio per gli agricoltori, la tassa sui voli low cost ma soprattutto sull'uso del denaro contante: neanche in Unione sovietica. Vogliono fare l'ennesimo regalo alle banche. È un problema di libertà, oltre che di economia".

Secondo il leader della Lega questo esecutivo non durerà molto, "perché l'unico collante che hanno è non andare a votare per non far vincere la Lega. Meglio avrebbe fatto Mattarella a restituire la parola al popolo". Argomento successivo, le elezioni regionali: "Vi chiedo di dare una mano per l'Umbria: dopo cinquant'anni liberiamo questa terra. Se li mandiamo a casa in tutte e sette le Regioni in cui si vota tanti saluti a Conte e compagnia, rientriamo al Governo dal portone principale".

Mentre per le Marche "occorrono squadra e programma: qui ci sono liste d'attesa indecenti. Quindi organizziamo squadra, programmi, progetti: i marchigiani tutto sono fuorché scemi. Se nelle Marche ho una casa popolare, chi sceglierà la Lega saprà di fare una scelta precisa: prima a un marchigiano, poi al resto del mondo. Grazie ad Ascoli e alle Marche, quando vengo qui mi sento a casa mia".