Ascoli, 8 dicembre 2012- LA PROFEZIA dei Maya riguardante la fine del mondo sarà il tema sul quale si incentrerà l'edizione invernale del «Festival dell'Appennino», organizzata dalla Provincia di Ascoli, che è stata presentata ieri mattina dal presidente Piero Celani, dal sindaco Guido Castelli e dall'assessore Andrea Maria Antonini.

La kermesse si articolerà in due appuntamenti molto suggestivi, che avranno anche la funzione di anticipare la manifestazione in programma per la prossima estate. A far da cornice al primo evento, il prossimo 21 dicembre, sarà la foresteria situata sul pianoro di colle San Marco, mentre il 29 il festival si trasferirà ad Arquata. I direttori artistici dell'edizione invernale della celebre kermesse saranno, ovviamente, Carlo Lanciotti e Maurizio Serafini.

Per quanto riguarda il primo appuntamento, la serata prenderà il via alle 17.15 con l'escursione notturna per i sentieri di San Marco, mentre alle 20 si volgerà una ricca cena all'interno della foresteria. Alle 21.30 si esibirà il comico Giorgio Montanini, mentre alle 22 sarà la volta della band rock «Mortimer Mc Grave». Per quanto concerne la tappa arquatana del festival, invece, l'appuntamento è per le 9 al rifugio di Forca di Presta, mentre alle 9.30 partirà l'escursione con vista sul Pian Grande. Nel pomeriggio, spazio alla riflessione con l'incontro a cura di Cesare Catà e al concerto gospel del «Jericho Choir».

«Abbiamo messo a punto un programma molto interessante - ha spiegato con entusiasmo l'assessore Antonini - per fare in modo che il festival dell'Appennino non si concluda a settembre ma possa proseguire anche durante il periodo invernale. Siamo convinti che parteciperanno tantissime persone, desiderose di riscoprire la bellezza del nostro paesaggio e del territorio Piceno». Una grande novità riguarda un corso di marionette che si svolgerà in quattro scuole della provincia. A cura del maestro bulgaro Theodore Borisov, le lezioni si svolgeranno a partire dal 17 dicembre negli istituti comprensivi di Acquasanta, Roccafluvione, Force e Comunanza.

di Matteo Porfiri