Grottammare (Ascoli Piceno), 8 settembre 2013 Correva il 5 agosto 1970, quando l’agente dei ‘Camaleonti’, il gruppo leader della hit parade con ‘E’ l’ora dell’amore’, ‘Io per lei’, ‘Applausi’ e così via, propose al gestore del Kursaal di Grottammare, Giovanni Concetti, l’alternativa: il cantautore Lucio Battisti, accompagnato dal gruppo ‘La Formula Tre’, con Tony Cicco, alla batteria, Gabriele Lorenzi, alle tastiere e Alberto Radius, alla chitarra. Il motivo del cambio? Un imprevisto che costrinse il rinvio del concerto dei ‘Camaleonti’.

La gestione del dancing di Grottammare, allora con la Palazzina Azzurra e il Cavalluccio Marino di San Benedetto, concorrente della ‘Bussola’ di Focette, accettò il cambio e, ricorda il grafico ed editore del libro di ricordi ‘La lunga estate del Kursaal’, Michele Rossi, "la presenza di Lucio Battisti calamitò tantissimi fans che ancora oggi possano vantare di aver sentito l’ultimo concerto dal vivo del cantautore nato nel 1943 a Poggio Bustone che successivamente comparve in qualche sporadica trasmissione in tv, seguendo i consigli della moglie Maria Grazia Veronese".

Che il sindaco della cittadina del reatino, Alberto Cerroni, come il collega di Monteno, ricorda benissimo per via del mancato consenso alla statua realizzata in ricordo di Lucio Battisti nel suo paese natale, dove in tanti portano lo stesso cognome. "Ricordo che Battisti aveva da poco terminato il tour a cavallo da Milano a Roma, con l’inseparabile Mogol e fu molto disponibile con il suo pubblico. Fece tante foto e rilasciò moltissimi autografi – sono i ‘remember’ di Michele Rossi – e di quella serata anche il matitista di Diabolik, Angelo Maria Ricci, realizzò un fumetto, allegato a ‘La lunga estate del Kursaal’".

A rispolverare il concerto di Lucio Battisti, "un vero e proprio evento", sono stati altri fans grottammaresi. Voce di popolo sostiene che, dal farmacista, il dottor Marcello Rivosecchi (allora e ancora oggi non ha mai smesso di suonare la chitarra, continuando a rinverdire i best dei Beatles), all’architetto Sandro Mariani, "i giovani degli anni ’70 non persero l’occasione di sentire la nascente star della musica ‘Made in Italy’".


Neppure gli amministratori del Comune di Grottammare che, oltre ad intitolare la nuova piazza Kursaal, hanno aggiunto una targa in ricordo del concerto di Lucio Battisti e del mitico dancing all’aperto.