Ascoli, c’è Ndiaye ma manca una squadra

Da Gravillon a Scamacca nessuno dei pilastri della salvezza è stato rimpiazzato. Ad oggi l’unico acquisto è il portiere 20enne

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E così, dopo una settimana di preparazione, è già tempo del primo test. Domani alle 18 l’Ascoli affronta a Pesaro la Vis, onesta formazione di C che lo scorso anno si è salvata per un pelo e che per il prossimo torneo ha ancora come obiettivo la permanenza in categoria.

I bianconeri scenderanno in campo fortemente indeboliti rispetto alla stagione 20192020. L’unica new entry, che potrebbe anche giocare, è infatti il portiere 20enne Khadim Ndiaye, il cui prestito dall’Atalanta è stato ufficializzato ieri. Mister Bertotto al momento può disporre di appena otto titolari dello scorso campionato, includendo anche Gerbo che ha chiuso l’anno a Crotone.

Questi i giocatori di categoria (fisicamente integri) a disposizione del nuovo allenatore: il portiere Nicola Leali, i difensori Riccardo Brosco e Raffaele Pucino, i centrocampisti Simone Padoin, Mirko Eramo, Michele Cavion, Davide Petrucci e, appunto, Alberto Gerbo. A loro si può aggiungere l’attaccante Diogo Pinto, classe ’99 che tutto sommato ha nel suo curriculum otto spezzoni di buona qualità, conditi da un gol (al Cittadella) e un assist (contro il Crotone).

Ma escludendo Ninkovic, fermo in Serbia in palese polemica con la società, il resto della truppa è composto solo da incognite, reduci dalle situazioni più varie: stagione 201920 passata tra panchina e tribuna, mesi di terapie in infermeria, torneo Primavera o, nei migliori casi, esperienze in serie C.

Eccoli, a partire dai difensori: Miguel De Alcantara, classe 2000, un anno di cure ad Ascoli con zero presenze alle spalle; Lorenzo Laverone, classe 1989, quattro apparizioni di qualche minuto alla Triestina in C; Niccolò Tofanari, classe 1998, 28 presenze (di qualità) al Fano in C; Danilo Quaranta, classe 1997, 10 gettoni al Catanzaro in C; Francesco Semeraro, classe 2001, 16 presenze con le giovanili della Roma. Poi ci sono gli ex allievi di Abascal alla Primavera: Emanuele Maurizii, classe 2001; Lorenzo Pulsoni, classe 2001; Manuel Alagna, classe 2002. A centrocampo, oltre ai cinque veterani già citati, c’è solo il giovane Christian Scorza, classe 2000, anche lui ex Primavera. In attacco Lorenzo Rosseti (’94) e Giacomo Beretta (’92) sarebbero di categoria ma arrivano da un anno di semi inattività e di gravi infortuni: il primo ha giocato l’ultima partita oltre otto mesi fa, il 29 dicembre 2019, salvo poi rompersi (per la seconda volta in carriera) il crociato; il secondo ha alzato bandiera bianca un mesetto dopo, nella prima settimana di febbraio, proprio quando stava ritrovando la forma a seguito di un infortunio che lo aveva colpito a marzo 2019. Probabile che domani non siano della partita o scendano in campo solo per uno scampolo. A loro si uniscono i giovani Ricardo Matos, classe 2000, ex Primavera con due ‘flash’ di pochi minuti in prima squadra, Davide Di Francesco (’01), stagione iniziata al Fano in C e conclusa in Primavera, Mattia D’Agostino (classe 2000) e Francesco Intinacelli (’01) già lanciati da Abascal in prima squadra (pochissimi minuti a testa).

Infine ci sono i rientri dai prestiti: Simone Ganz, classe ’93, 8 gol a Como in C; Moutir Chajia, classe ’98, sei mini spezzoni con l’Entella; Edoardo Tassi, classe ’98, otto presenze a Fano in C. Questo, invece, il lungo elenco dei titolari (ben undici) ormai parte del passato: tra i difensori sono un ricordo Nahuel Valentini, Leonardo Sernicola, Andreaw Gravillon, Erik Ferigra, Luca Ranieri e Christian Andreoni; tra i centrocampisti è stato dato l’addio a Michele Troiano e Petar Brlek (oltre a Mario Piccinocchi); in attacco sono volati via Gianluca Scamacca, Marcello Trotta e Leonardo Morosini.

Considerando anche la ‘partenza virtuale’ di Ninkovic, in sostanza, si sono volatilizzati mezza difesa, mezzo centrocampo e tutto l’attacco. Al di là del risultato della sfida di domani è evidente che la squadra abbia non urgente ma urgentissimo bisogno di essere rinforzata: a 10 giorni dalla presentazione di Bertotto e dopo una settimana di mercato non è successo ancora nulla.

Anzi, sotto il profilo tecnico si può dire che da 0 a 10 l’Ascoli, rispetto alla scorsa stagione, abbia perso 7 e guadagnato zero. Le settimane all’inizio del campionato, nel frattempo, sono diventate tre e i tifosi iniziano ad essere preoccupati.

Gigi Mancini