Ascoli, cambiamenti in società Il dg Ducci sollevato dall’incarico

Da mesi era finito nell’ombra, ma la notizia del suo siluramento è arrivata comunqe un po’ a sorpresa

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E pensare che giovedì era stato mandato al Picchio Village per accogliere il main sponsor Battista Faraotti e la sua famiglia. Nel video dell’Ascoli che su Facebook documenta la giornata lo si vede in primo piano: giacca e scrima impeccabili, stile British e solito ‘savoir faire’. Invece Piero Ducci, forse senza saperlo, era già un ex. Ieri, infatti, un po’ a sorpresa è arrivata la notizia del suo siluramento. Poche ma letali parole, come una ghigliottina che sibila per mezzo secondo prima di tagliare la testa del condannato: "L’Ascoli Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico di direttore generale Piero Ducci. Il club ringrazia il dg per l’operato svolto e gli augura le migliori fortune". Di Ducci, tra l’altro, aveva parlato anche il ds Lupo nella conferenza a commento del mercato. Nulla, insomma, lasciava presagire la sua dipartita, anche se in effetti da diversi mesi il suo ruolo in società non era chiarissimo. Arrivato esattamente un anno fa, aveva fatto parte del variegato team (composto anche e soprattutto da consulenti esterni) che allestì la stravagante rosa 20202021, quella di Bertotto e Rossi in panchina e dei 6 punti in 15 partite per intenderci. Tra i tanti giocatori inadeguati va detto che in quel gruppo c’erano anche Sabiri e Bajic, poi diventati pilastri della formazione (rivoluzionata) che nel girone di ritorno, sotto la guida di Sottil, è riuscita a risalire la china e salvarsi. L’arrivo a dicembre 2020 del nuovo ds Polito, che oltre al ruolo aveva anche una spiccata personalità, finì per mettere in ombra Ducci che divenne così una figura marginale.

Il mercato di gennaio, con gli arrivi di D’Orazio, Danzi, Caligara, Dionisi, Bidaoui e degli altri protagonisti della salvezza, fu portato avanti dal dirigente napoletano (a sua volta allontanato a fine stagione). Nonostante il ridimensionamento sotto il profilo tecnico, al quale aveva contribuito l’arrivo del ds Fabio Lupo, Ducci è comunque rimasto un’apprezzata figura di rappresentanza adatta a tutte le occasioni, anche informali. Amante del centro storico cittadino, spesso si intratteneva con i tifosi che gli chiedevano dell’Ascoli e del suo passato al Milan. Il club, soprattutto dalla fine dello scorso campionato, lo aveva incaricato spesso di presenziare a vari eventi.

Era stato presente, ad esempio, nella visita di bomber Dionisi alla scuola di Arquata del Tronto e in altre occasioni ‘sociali’. Giovedì era stato per l’appunto mandato al Picchio Village ad accogliere la famiglia Faraotti. In una delle sale del centro sportivo aveva anche tenuto un discorso alla presenza dello staff tecnico e della squadra, oltre che dell’imprenditore e dei suoi familiari. Ieri, a sorpresa, la notizia diffusa dai canali dell’Ascoli. Ducci tornerà quindi nella sua Roma, mentre nel travertino del centro resteranno impresse le sue storie e l’innata affabilità.

Gigi Mancini