Ascoli, c’è da curare il mal di gol Una rete a partita: il piatto piange

Il cambio di modulo non ha portato grossi risultati al reparto offensivo: dagli attaccanti appena 17 centri

Ascoli, c’è da curare il mal di gol  Una rete a partita: il piatto piange

Ascoli, c’è da curare il mal di gol Una rete a partita: il piatto piange

Le statistiche sono decisamente impietose per l’Ascoli di questa seconda parte del campionato di serie B. Al di là della strana coincidenza dei risultati opposti a quelli ottenuti all’andata, ci sono dati che debbono far riflettere. La situazione di classifica, infatti, non è tragica, ma è certamente preoccupante. I 9 successi sommati ai 9 pareggi e alle 12 sconfitte complessive nelle 30 gare disputate, non sono un grande bottino. A preoccupare maggiormente sono, però, le sole 30 reti realizzate: una a partita. Ed è poco. Poco considerato anche che per la decima volta in questa stagione i bianconeri non hanno trovato la via del gol. Impossibile dormire sonni tranquilli. Eppure la società di Corso Vittorio la sua parte l’ha fatta. Ha rinnovato il contratto al capitano Federico Dionisi e soprattutto ha acquistato a gennaio il centravanti Francesco Forte battendo una folta concorrenza di pretendenti: la Reggina su tutti. Francesco Forte ha infatti rappresentato l’acquisto più importante dell’Ascoli nella sessione invernale di calciomercato. Lo scorso 24 gennaio l’attaccante nato a Roma e che il prossimo 1° Maggio compirà 30 anni, è passato in bianconero dal Benevento a titolo definitivo oneroso firmando un contratto fino al 30 Giugno 2026. Finora, però, è stato condizionato da diversi problemi fisici e ha collezionato solo 7 presenze con la maglia del Picchio (5 da titolare) per 417 minuti in campo. Al suo attivo due reti: contro il Palermo nel match perso 2-1 al Del Duca il 29 gennaio e l’iniziale vantaggio all’Unipol Domus nella gara persa 4-1 contro il Cagliari il 10 Marzo. Considerando anche la prima parte di stagione con il Benevento, lo ‘Squalo’ ha messo a referto finora 27 presenze in campionato (20 da titolare per 1715 minuti in campo) con 5 gol, un assist e 4 cartellini gialli finendo così in diffida.

Il capocannoniere della squadra continua ad essere Cedric Gondo con 6 reti di cui 4 nelle prime tre gare. Dietro di lui c’è il capitano Federico Dionisi che di reti ne ha realizzate 4, ma che non trova la via del gol dal 29 ottobre quando al ‘Penzo’ di Venezia aiutò l’Ascoli a sbancare la Laguna. Più indietro gli altri attaccanti con Pedro Mendes fermo a 2 reti assieme ad Amato Ciciretti e con il solo congolese Christopher Lungoyi a quota 1 grazie alla rete realizzata a Parma. Totale 17 reti degli attaccanti. Considerata l’autorete di Cerri nella sfida contro il Como rimangono i 12 gol realizzati dal resto della squdra: 5 dai centrocampisti (4 da Michele Collocolo e 1 da Fabrizio Caligara) e 7 dai difensori (3 da Eric Botteghin, 2 da Lorenco Simic, 1 da Claud Adjapong e Francesco Donati). Insomma, che esista un problema del gol appare evidente e neanche il cambio di modulo ha portato a miglioramenti in questo senso. Le punte sono spesso isolate, i cross arrivano dalla tre-quarti invece che da fondocampo, la buona volontà di Falzerano non ne fa un ‘geniale’ trequartista. Diciamo poi che un po’ tutta la fase offensiva non è ma stata curata molto. Addirittura ci sono state gare senza neanche fare un tiro in porta. Adesso, a otto giornate dalla fine con una salvezza da conquistare a tutti i costi, è necessario cambiare rotta.

Valerio Rosa