"Ascoli, ci siamo ancora"

Rizzetta e la cessione a Pulcinelli del 12%: "Una scelta condivisa"

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Dalla possibilità di acquisire la maggioranza delle quote dell’Ascoli Calcio alla riconsegna del 12% delle stesse al patron Massimo Pulcinelli e alla Ferinvest Italia Srl. La North Sixth Group, come annunciato dai vertici societari nei giorni scorsi, ha deciso di passare la mano e stipulare un nuovo accordo con il quale ci si impegnerà ad essere al fianco del Picchio come sponsor nei prossimi 3 anni. Per capire quali sono stati i motivi della decisione presa dagli investitori statunitensi abbiamo raggiunto telefonicamente oltreoceano Matt Rizzetta. Con lui abbiamo fatto una panoramica dell’assestamento societario avvenuto all’interno del club di corso Vittorio alla vigilia dell’inizio ufficiale della stagione 20222023.

Da dove nasce la decisione di non sfrutta l’opzione che avete avuto la possibilità di esercitare sia a fine marzo che a al termine di giugno?

"Siamo ugualmente contenti di continuare a far parte della famiglia Ascoli Calcio e ringrazio Max Pulcinelli per averci dato questa possibilità. Non è stata una questione economica legata alla ricapitalizzazione. Abbiamo deciso così solo ed esclusivamente per un discorso di responsabilità e impegno. Se scegli di prendere la maggioranza poi la responsabilità cambia e non essendo presenti in Italia non era facile assumerci questo peso che poi naturalmente sarebbe divenuto molto consistente nel quotidiano. Quindi abbiamo riteniamo giusto restare in minoranza e continuare a dare un contributo di questo genere. Se guardiamo gli esempi degli altri club, le cose non sono mai andate bene per tutti i proprietari stranieri che hanno voluto investire oltreoceano. Comunque abbiamo già una società competente e contribuiremo lo stesso".

La riacquisizione del 12% era già previsto all’inizio o è scaturita da una seconda trattativa più recente?

"Noi avevamo l’opzione di acquisire il 51% e nel patto era previsto che, qualora non lo avessimo fatto, Pulcinelli poteva riacquistare il 12%. Così abbiamo stabilito di comune accordo di sponsorizzare l’Ascoli per i prossimi 3 anni. Ribadisco che in questo momento era la scelta più giusta, poi in futuro chissà. Nel calcio ci vuole l’esperienza giusta per fare bene. Dopo soli tre anni che siamo entrati in questo mondo temevamo di assumerci dei rischi in più. In questo nuovo accordo abbiamo un diritto di prelazione ad essere preferiti ad acquistare a pari termini qualora dovesse presentarsi un altro potenziale acquirente".

Complimenti a Verdone che è stato scelto come nuovo direttore generale, ma in città tutti si chiedono che fine ha fatto Tanzi?

"Claudio Tanzi è una persona molto seria e professionale, ma forse questa situazione non era quella adatta per lui. Non ci sono mai stati litigi o problemi. Verdone è una persona che ho avuto il piacere di conoscere e credo che possa rivestire bene questo ruolo. Lo vedo preparato e adatto alla carica di direttore generale. Max mi aveva già chiesto che ne pensavo un paio di mesi fa. Nonostante il rispetto per Tanzi non poteva esserci scelta più giusta".

Nel cda continuerete ad essere rappresentati da Daniela Mancinelli?

"Daniela ha svolto il suo compito all’interno del cda in maniera molto professionale ed innovativa e lo continuerà a fare anche per i prossimi anni. Nicola Cirrincione invece sta gestendo tutto il mercato americano, comprese le iniziative che ogni weekend allestiremo qui a New York per vivere insieme le partite dell’Ascoli. Siamo molto uniti anche insieme a tutti gli altri soci. In questo primo anno in bianconero abbiamo fatto esperienza e ciò che abbiamo appreso lo porteremo avanti anche quest’anno".

Passiamo al campo. Anche lei è rimasto spiazzato dalla partenza di Sottil?

"Il mister ha fatto un grandissimo lavoro e abbiamo vissuto un’annata, anzi due, bellissime. Questa è la vita calcistica. Se fai bene poi è giusto e normale che ti chiamano in serie A. Nonostante l’amarezza credo sia stata la scelta giusta per la sua carriera. Gli auguro il massimo".

Alla scelta del tecnico Bucchi avete partecipato anche voi?

"È stata una scelta condivisa con tutto il resto della società. È tornato a casa dopo essere cresciuto in questa città e in questa piazza. Avrà tanti stimoli in più. L’obiettivo resta sempre quello dei playoff. Vogliamo ringraziare i tifosi, adesso viene il bello e dobbiamo cercare di migliorarci. Ultimamente se non ci avete sentito era perché stavamo lavorando dietro le quinte. Ad Ascoli bisogna guadagnarsi la fiducia con i fatti non con le parole. Torneremo per l’esordio casalingo, stiamo solo attendendo che venga deciso il calendario".

Dopo i primi arrivi di mercato Valentini sta lavorando sulle permanenze di Bellusci e Tsadjout. Sono alte le possibilità di vederli restare?

"Qualche giocatore importante arriverà. L’obiettivo primario è vendere e far uscire qualche giocatore, poi credo che ne arriveranno altri. Tsadjout sarei sorpreso se non dovesse tornare. Per Saric abbiamo interessamenti seri. Sarà molto importante mantenere l’ossatura della rosa per poi ritoccare con qualche investimento".

L’anno scorso di era parlato di un tournée estiva. L’ipotesi è sfumata?

"Abbiamo parlato con la Spal il cui proprietario fa capo ad un altro gruppo straniero e l’idea è quella di creare un torneo. Stiamo negoziando per creare una sinergia in Mls e Usl (la seconda serie americana ndr) con l’Ascoli per sviluppare una sinergia. Abbiamo rinnovato l’accordo con la Iftv, televisione che promuove il calcio italiano e quindi seguiranno anche i nostri colori bianconeri".

Massimiliano Mariotti