Ascoli, il futuro di Breda è un rebus Ecco le alternative per la panchina

La salvezza del Cosenza fa salire le quotazioni di Viali. Occhio poi a D’Angelo, Tesser e Venturato

L’Ascoli continua la sua serie di valutazioni volte a decifrare il rebus. A tenere impegnati i vertici del club in queste giornate, oltre al discorso iscrizione, è il tema allenatore. Un discorso da affrontare a più livelli, tutti a distanza ravvicinata considerando le settimane che precederanno l’avvio della prossima stagione. Il bivio iniziale innanzitutto sarà quello che ruota tra il rinnovo di Breda e l’eventualità di cambiare. Nel primo caso non muterà praticamente nulla, ma bisognerà attendere l’incontro decisivo tra società e tecnico che dovrebbe avvenire entro questa settimana. Nel secondo invece si aprirà tutto un ventaglio di opzioni inedite che comporteranno ulteriori analisi. L’esito del ritorno degli spareggi playout ha visto prevalere Cosenza che con l’1-1 del Rigamonti (all’andata era finita 1-0 per i lupi) ha salvato la categoria condannando i lombardi alla retrocessione.

L’impresa rossoblù ha rafforzato l’eventuale candidatura di Viali per la panchina bianconera. Nei giorni scorsi era stato questo uno dei primi nomi spuntati per l’eventuale dopo Breda. I vincoli contrattuali di entrambi termineranno il prossimo 30 giugno. Alla luce di quanto accaduto a Brescia però bisognerà anche capire quali saranno i rapporti tra il tecnico milanese e il Cosenza dopo il responso del campo. Viali subentrò in corsa ad inizio novembre 2022 dopo l’esonero di Dionigi, altro ex Ascoli capace di produrre il miracolo nella tormentata stagione 2019-20. Nel percorso fatto quest’anno il rendimento e la media punti mostrati da Viali sono stati nettamente inferiori ai numeri prodotti da Breda. Va però considerato il fatto che l’organico calabrese non era dello stesso livello di quello del Picchio.

Lo score della sua regular season è stato di 29 punti in 27 partite (1,07 di media con 6 vittorie, 11 pareggi e 10 sconfitte) con il colpaccio nel doppio playout. Tra le altre opzioni resta vivo il nome di D’Angelo, ormai pronto a lasciare Pisa insieme al diesse Chiellini. L’allenatore pescarese ha fatto registrare un trend molto simile a quello di Breda con la media di 1,41 prodotta dai 45 punti conquistati in 32 incontri (11 vittorie, 12 pareggi e 9 sconfitte). Bene anche il rendimento stagionale di Tesser: media di 1,26 e 48 punti in 38 incontri (13 vittorie, 9 pareggi e 16 sconfitte). Tra i profili liberi ci sarebbe anche un nome molto interessante come quello di Alvini che due anni fa a Perugia fece molto bene con una media di 1,49 a partita.

Come lo stesso Venturato che, al netto dell’esperienza con la Spal (media di 1,17), in B può dire molto bene la sua con un passo di 1,62 ad incontro prodotto dai 270 match trascorsi alla guida del sorprendente Cittadella. Nella delicata scelta il Picchio terrà conto del carattere, ma soprattutto delle capacità tecniche e della predisposizione a reggere l’urto in un torneo complicato come quello cadetto.

Massimiliano Mariotti

Continua a leggere tutte le notizie di sport su