Ascoli, il punto fermo ora è Dionisi Mendes e Gondo per una maglia

Il capitano si è ripreso l’attacco a suon di gol e belle prestazioni. Bucchi studia il Picchio anti Sudtirol

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Casting riaperti per il ruolo di spalla al fianco del capitano Dionisi. L’Ascoli si prepara alla delicata trasferta di Bolzano con la voglia di tornare a marciare dopo la battuta d’arresto avuta prima della sosta contro il Frosinone (0-1). Non ci saranno dubbi sulla veste tattica che il tecnico Bucchi tornerà a riproporre: avanti con il 3-5-2. Quello che invece potrà cambiare saranno gli interpreti chiamati a scendere in campo dal primo minuto o a gara in corso. Qui in base ai nomi a disposizione si potranno adottare soluzioni variegate. Modi di muoversi in campo in maniera differente che potrebbero consentire di tirare fuori certe soluzioni o altre. Le possibili alternative che si stanno ipotizzando in attacco ruotano chiaramente attorno a due binomi eterogenei, ma entrambi con un unico punto fermo. L’esperienza, la freddezza e il feeling con il gol mostrati da Dionisi in questo momento costituiscono una delle armi in più della formazione bianconera. Il capitano ha confermato ancora una volta di saperla buttare dentro in ogni modo. Come un condor d’area di rigore contro il Modena. Sigillo purtroppo non in grado di produrre punti, ma che comunque aveva permesso all’Ascoli di portarsi avanti sui canarini. Una giocata da fuoriclasse seguita dal suo destro chirurgico a Bari per chiudere i conti, rendendo vani gli assalti finali biancorossi. Un penalty trasformato alla perfezione con un destro impeccabile dagli undici metri contro il Cagliari. E quel diagonale secco di destro a Venezia. Il bomber del Picchio si potrà muovere in maniera differente a seconda di chi giocherà al suo fianco.

Sia con Gondo che con Mendes si è avuta una buona sintonia. Con il primo spesso la manovra si è sviluppata con fraseggi rapidi nello stretto palla a terra. E qui il contributo dato dal gondoliere è stato eccezionale spaziando in varie zone e sfruttando la sua inesauribile mobilità. Diverse invece le soluzioni adottabili con la presenza di Mendes. La stazza imponente e la forza fisica hanno permesso al portoghese di duellare corpo a corpo con i centrali avversari attirando su di sé le attenzioni e favorendo a Dionisi la possibilità di liberarsi al tiro. La costruzione perfetta in questo secondo caso è stata quella vista al Penzo nel momentaneo 1-0. Il lusitano nelle ultime gare disputate è stato un cliente scomodo per i difensori chiamati a marcarlo. Le sue capacità aeree hanno permesso di valorizzare meglio anche i traversoni che finora sono arrivati maggiormente dal sinistro di Falasco. Indubbiamente contro il Sudtirol ci sarà bisogno di entrambi, ma a seconda di chi giocherà vedremo un Ascoli in grado di attaccare in un modo o nell’altro. Il rebus sarà sciolto nelle ultime due sedute programmate prima della partenza di domani.

Massimiliano Mariotti