
Tra i tanti Ascoli-Brescia andati in scena al Del Duca in B spicca quello che vide i bianconeri surclassare i lombardi per 4-1. Neanche in quella circostanza gli ospiti riuscirono a portare via punti dalla tana del Picchio. A contribuire al poker fu l’ex Claudio Pierantozzi che ci ha raccontato quella gara e il momento che sta attraversando la formazione di Breda.
Se le dico domenica 17 febbraio 1991 cosa le viene in mente?
"È una data indimenticabile per me. Avevo 17 anni. Portammo a casa una vittoria straordinaria. Entrai nel finale e prima feci fare gol a Casagrande, poi dopo qualche minuto segnai io. Ricordo quella corsa dalla porta sotto la curva nord fino alla sud. Quel momento resterà nel mio cuore per sempre".
Per lei fu una fase importante della carriera. Cosa ricorda? "Al termine della partita di Lucca ci fu quell’episodio tra mister Sonetti e Giordano e da allora iniziai a giocare io. In me scattò qualcosa e ancora oggi mi sento di ringraziare tanto Sonetti e Cacciatori che sono stati fondamentali per me. Vincemmo il campionato e andammo in A".
Che tempi erano?
"Posso dire che è stato un grande orgoglio poter giocare con molti dei giocatori più forti della storia dell’Ascoli. E a loro se ne univano altri venuti fuori dal vivaio che erano bravi quasi come quei campioni. Per un ragazzo di Pagliare è stato bellissimo. C’era tanta ascolanità in mezzo al campo. Un fattore importante che oggi manca".
Tornando all’attualità purtroppo oggi si parla di salvezza. Come mai?
"Spero si sia andati incontro soltanto a qualche battuta d’arresto. Probabilmente la tenuta fisica della squadra non era perfetta dall’inizio del campionato. Nella prima parte della stagione avevo visto un gioco scolastico risolto dalle giocate dei singoli. Oggi col nuovo tecnico in campo c’è un’altra squadra".
Cosa vede mutato?
"Con Breda vedo maggior equilibrio. La squadra gioca a calcio. Ci sono elementi che non stanno rendendo. Quello che mi è saltato più all’occhio è Falasco che nei primi mesi era incontenibile. Spiccava per corsa e una grande quantità di cross. Attualmente mi sembra giocare col freno a mano tirato, come altri elementi".
Come si può battere il Brescia?
"Senza girarci troppo intorno: serviranno gli attributi. Davanti comunque abbiamo nomi come Dionisi, Forte e anche Gondo. Mi è dispiaciuto per la cessione di Bidaoui che per me era un giocatore forte per la categoria. Non a caso è finito al Frosinone che sta vincendo il campionato".
Un pronostico per sabato?
"Uno fisso non ci sono dubbi. Loro hanno dei problemi societari e non è facile giocare quando ci sono quelle circostanze. L’Ascoli invece credo che abbia un organico per stare tra le prime dieci. Ci servono i 3 punti e basta. Abbiamo una buona squadra".
Massimiliano Mariotti