"Mister Bucchi, come l’Ascoli, si ama e non si discute". Poche parole, ma un concetto assolutamente chiarissimo quello espresso dal patron Massimo Pulcinelli con uno dei suoi soliti pensieri social. I malumori e le eccessive parole rimbalzate negli ultimi giorni dopo la sconfitta interna con il Parma per 1-3, probabilmente in maniera poco lucida e oggettiva, sono stati stoppati una volta per tutte dal commento del numero uno di corso Vittorio che così ha chiuso, ancor prima di cominciare, il discorso e qualche polemica di troppo sul tecnico del Picchio. "La forza del gruppo da ritrovare dentro ognuno di noi. Ora anche qualche passo falso – prosegue Pulcinelli -. Forza e coraggio mister. Chi fa sbaglia, chi non fa giudica. Fateci lavorare con serenità. Bisogna tornare a vincere con mister Bucchi". E di fatto non ci sono mai stati margini per chiedere la testa del tecnico bianconero. Ricordiamolo nuovamente. L’Ascoli, ad oggi, è a metà classifica nel gruppone delle inseguitrici con 8 punti conquistati in 6 gare (media 1,33 a gara). La zona playoff è praticamente sotto al mento distante solo un punto e quella che scotta, invece, resta momentaneamente a debita distanza. Alla vigilia della trasferta di Perugia il Picchio era, fino a quel momento, una delle quattro squadre (insieme a Parma, Bari e Genoa) a non aver mai perso neanche una partita in questo avvio di stagione. Due passi falsi consecutivi in un campionato difficile come la serie B ci possono stare.
Proprio la stagione scorsa, in occasione della nona e della decima giornata d’andata, l’Ascoli infilò due ko di fila contro Frosinone (2-1) e Spal (0-1), praticamente non giocando come avrebbe potuto. Anche in quell’occasione furono in tanti a lamentare le scelte dell’allora tecnico Sottil. Poi tutto cambiò a partire dalla gara di Pisa (1-1) dove il gruppo riuscì a reagire dopo l’arrivo del nuovo e attuale diesse Valentini. E tutto fu dimenticato dall’euforia generata dai successivi risultati positivi ottenuti contro Vicenza (2-1) e Pordenone (0-1) con Sottil che da lì in poi fu acclamato a gran voce come eroe dagli stessi che qualche settimana prima lo avrebbero voluto vedere fuori. A gestire gli equilibri e fare quadrato attorno a tecnico e squadra in questo momento di difficoltà ora toccherà alla società, proprio come avvenuto nelle ultime ore. Certamente ci sono delle problematiche che Bucchi, il suo staff e lo spogliatoio dovranno cercare di risolvere in queste due settimane di sosta, ma sicuramente l’attuale situazione dei bianconeri non è drammatica come in molti professano. La trasferta di Benevento, che sancirà la ripresa del cammino, di certo potrà dare le risposte a livello caratteriale che la piazza giustamente pretende. In attesa di ciò il club resta compatto e questo è decisamente un bel segnale.
Massimiliano Mariotti