Bertotto sulla graticola I tifosi chiedono l’addio

Stavolta fanno sentire la propria voce pure gli ultras: "Servono decisioni forti"

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Aramu dà e Aramu toglie. Quello che è stato il miglior centravanti dell’Ascoli in queste ultime stagioni (gol fallito a due passi dalla porta nei playout contro l’Entella e gol vittoria lo scorso anno con la maglia del Venezia che ha regalato la salvezza al Picchio) stavolta, con una spettacolare rovesciata, ha contribuito a condannare i bianconeri alla quinta sconfitta in otto giornate. Ma al di là dei meriti di Mattia Aramu, l’Ascoli torna in città, dopo essere affondato in Laguna, con un’altro pesante ko figlio di un secondo tempo a dir poco imbarazzante. La squadra nella prima frazione ha provato a dimostrare di essere comunque all’altezza di questo campionato di serie B. Nella ripresa ha tirato i remi in barca dimostrando ancora una volta di non voler assolutamente aiutare il proprio allenatore a mantenersi saldo sulla sua panchina. Squadra rinunciataria che non è mai riuscita a superare la metà campo. E la sostituzione di Kragl con l’impalpabile Pierini, lo spostamento di Pucino a centrale nella difesa a tre e l’espulsione diretta di Brosco per proteste, hanno completato l’opera. Altro che compattezza e totale coesione del gruppo come sbandierato ai quattro venti dal sodalizio di corso Vittorio con un comunicato.

"Coesione di tutto il gruppo nei confronti dell’allenatore – hanno scritto i vertici societari – che il momento negativo non potrà mettere in discussione il suo operato. Bertotto rimarrà saldamente alla guida tecnica della prima squadra per il proseguo della stagione". Coesione che potrebbe però iniziare a scricchiolare anche all’interno della società con il dg Pierò Ducci e il ds Giuseppe Bifulco che non sarebbero d’accordo con la scelta di mantenere Bertotto in panchina. Ecco quindi che anche ieri sono tornati a circolare i nomi di Breda, Sottil, Tramezzani, addirittura di Fabio Brini oltre al solito ‘pallino’ Coppitellli, ma tutto sarebbe legato alle dimissioni di Bertotto, perché la società non vuole gravare le case con lo stipendio di un altro allenatore (visto che sta già pagando Davide Dionigi, allontanato lo scorso agosto, proprio per fare spazio a Bertotto). Mister Bertotto per il momento non ha presentato alcuna lettera di dimissioni e difficilmente lo farà, anche alla luce del comunicato della società di appena tre giorni fa. Anche ieri è rimasto in silenzio stampa e domani sarà pronto a tornare ad allenare la squadra in vista del derby di venerdì sera contro il Pescara che dovrebbe presentarsi con l’indimenticato tecnico Bepi Pillon in panchina. Ma fino a venerdì di sicuro ci sarà poca tranquillità in casa Ascoli. Già ieri pomeriggio i tifosi hanno proposto di aspettare la squadra al rientro da Venezia e con propositi non certo carezzevoli. Poi in serata, ecco il comunicato degli Ultras 1898 a chiedere le dimissioni di Bertotto: "Gli ultras dell’Ascoli – hanno scritto – non tollereranno più prestazioni indecorose da parte della squadra. L’allenatore non è all’altezza del nostro blasone e deve presentare immediate dimissioni. La società deve essere coerente e prendere decisioni forti ed orientate al raggiungimento di prestazioni degne dell’Ascoli Calcio".

Valerio Rosa