Bifulco: "Ascoli, questa è la strada giusta"

Il direttore sportivo: "Non abbiamo ancora fatto nulla, dobbiamo sfruttare la nostra compattezza. Dionigi dà grande carica".

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Bifulco-Dionigi, un tandem che funziona. Una prima fase di osservazione e analisi era inevitabile dato l’arrivo del nuovo direttore sportivo a campionato in corso. In pochissimo tempo però il nuovo diesse ha capito la necessità di cambiare la guida tecnica per dare un’immediata inversione al trend negativo dell’Ascoli.

Direttore, siete soddisfatti per il successo sul Cosenza?

"Sì, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Siamo a tre giorni dalla partita con la Salernitana. Loro sono un’ottima squadra, anche senza cinque elementi avranno validissime alternative. Inoltre possono contare su un grande allenatore e dei validi dirigenti per la categoria. Vorrei esprimere un concetto di unità che sta avvolgendo l’intera squadra, compresa anche la famosa squadra invisibile. Ora dovremo sfruttare questa compattezza per raccogliere punti che siano ossigeno per questa stagione. La classifica esprime ancora una situazione di difficoltà. Ad oggi dovremmo disputare i playout contro la Juve Stabia".

Stadi vuoti, qual è la posizione dell’Ascoli Calcio?

"Noi, insieme ad altri club di A e B, ci siamo uniti alla linea di favorire la riapertura, almeno parziale apertura, dello stadio per i tifosi. Pensiamo che questo sia un elemento di straordinaria importanza. In virtù delle aperture che ci sono state in altri ambiti e in altri settori, questo è importante anche per la passione che trasmette il tifoso ascolano e la città di Ascoli in generale. Abbiamo avanzato una proposta agli organi competenti".

Che situazione ha trovato al suo arrivo e come si è adoperato?

"C’è stato un primo periodo di osservazione dove mi sono reso conto dello stato della squadra, del club, della società. Francamente l’unica cosa che ho pensato fosse giusto modificare era la guida tecnica. La squadra era già forte, probabilmente avevano bisogno di certezze e compattezza. Mi sono assunto la responsabilità di scegliere una nuova guida tecnica che professionalmente e umanamente fosse appropriata alla gestione di calciatori con queste caratteristiche. Soprattutto in una piazza come questa dove l’attenzione e la passione sono elevate".

Che rapporto ha con Dionigi?

"Davide Dionigi non è una scoperta per me. Esprime una grande carica. I giorni a disposizione sono stati pochi. La prima partita non ci ha premiato, poi contro il Crotone abbiamo rimontato in maniera importante dal punto di vista caratteriale. Infine siamo andati a giocarcela a Cosenza con una grande attenzione tattica. Lì siamo tornati a casa con il massimo dei punti. Questa posizione di classifica però ancora non rispecchia i nostri valori".

Cosa ha messo in più la squadra nelle recenti due gare e dove si può ancora migliorare?

"In generale si può e si deve sempre migliorare. È importante non perdere l’umiltà e la cultura del lavoro. In generale è cambiato il modo di interpretare il lavoro. Le qualità dell’allenatore che c’era prima non si sposavano con le caratteristiche di questa squadra. Sono due ottimi tecnici, è stata solo una questione di opportunità. Dobbiamo tenere la guardia alta e lavorare intensamente giorno dopo giorno".

Tra gli infortunati chi riuscirà a recuperare?

"Purtroppo le condizioni di salute di Rosseti e Beretta non ci consentono di poter contare su di loro fino al termine del campionato. Per quanto riguarda gli altri invece stanno rientrando un po’ tutti. Con le due gare ravvicinate contiamo di recuperarli tutti. Andreoni farà una maschera protettiva e se questo strumento faciliterà la sua respirazione potrà essere a disposizione. Pucino è in netta ripresa, così come Scamacca".

Massimiliano Mariotti