Il sindaco smentisce l'Ascoli. "Per lo stadio non ci saranno problemi"

Castelli attacca Bellini: "Non può infangare l'immagine di una città"

Il sindaco Castelli

Il sindaco Castelli.

Ascoli, 5 giugno 2018 - Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Castelli alla nota dell'Ascoli Picchio, che aveva preso spunto dai problemi per l'omologazione al Del Duca per lanciare accuse all'amministrazione rispetto a quanto non fatto negli ultimi quattro anni. "Non so chi abbia materialmente redatto il comunicato farneticante diramato quest’oggi dalla società Ascoli Picchio - afferma il sindaco, Guido Castelli - ma non consento a nessuno di infangare l’immagine di una città che da sempre si distingue per civiltà e coesione sociale. Il presidente Bellini, negli anni della sua permanenza ai vertici della società, non ha mai perso occasione di provocare divisioni tra l’Ascoli Picchio, le istituzioni e il popolo bianconero".

"Siamo abituati alle sue esternazioni (che hanno creato un vero e proprio muro tra lui e tutta la comunità ascolana) - prosegue il primo cittadino - ma nessuno può permettersi di 'criminalizzare' il dissenso sportivo allo scopo di nascondere le proprie inadeguatezze. Anche il grande e indimenticato Costantino Rozzi ha subìto contestazioni ma mai si è permesso di offendere la città e i tifosi bianconeri". Capitolo a parte per gli episodi di violenza "che, quando si sono verificati, sono sempre stati stigmatizzati dal sottoscritto e da tutte le istituzioni del territorio".

Poi la questione stadio: "Secondo quanto riferitomi dal dottor Cardinaletti l’unica modifica apportata ai criteri infrastrutturali nell’ambito del sistema delle licenze nazionali è quella relativa alla necessaria apposizione di seggiolini su almeno 5.500 sedute individuali. Ad Ascoli come ovunque in Italia. Avevamo già concordato modalità e termini di approvvigionamento dei seggiolini a cura della società (costo riferito dall’amministratore della società 15 euro a seggiolino) e fissato ulteriori interventi utili, a cura del Comune, ad abilitare permanentemente il settore distinti nord est per la disputa del campionato. Se poi Bellini, strumentalmente, intende smentire per l’ennesima volta il suo incaricato ricordo a tutti che non sarebbe la prima volta. Successe già nel 2017 in occasione dell’avvincendamento tra Cardinaletti e Valori che ci venne comunicato proprio mentre la giunta stava approvando lo schema di convenzione frutto del lavoro di mesi che Bellini vanificò in pochi minuti".

Quindi Castelli ribadisce che "il Comune è pronto a dare corso, da subito, a quanto concordato per l’apposizione dei seggiolini così da rispettare le prescrizioni della Lega" e che lo stadio "come noto all'Ascoli Picchio, è comunque nelle condizioni di poter beneficiare della deroga prevista dall'articolo 16 della circolare stadi che può essere accordata agli stadi in cui siano in corso 'interventi di ammodernamento, ristrutturazione, ampliamento, risultanti da un progetto presentato dalle autorità competenti'". In conclusione, Castelli spera "che il presidente Bellini abbandoni le astiose polemiche di questi giorni e finalmente comprenda il rapporto nobile e profondo che lega il calcio agli ascolani. Un rapporto documentato dal meraviglioso spettacolo degli 11.000 tifosi che hanno affollato il Del Duca in occasione della sfida con l’Entella e che sono stati privati del diritto di assaporare il gusto della salvezza a causa di polemiche astruse, incomprensibili e fuorvianti che spero cessino immediatamente".