Boateng Fantacalcio. "Così mi ha risarcito"

Il fantallenatore deluso: "Gli ho scritto un messaggio, mai al mondo pensavo mi rispondesse. Darò i soldi in beneficenza"

Renato Nepa con la moglie Jessica; a destra Boateng

Renato Nepa con la moglie Jessica; a destra Boateng

San Benedetto del Tronto (Ascoli), 12 febbraio 2019 - "Dovresti rimborsarmi i soldi spesi per prenderti al Fantacalcio a gennaio visto che poi in un giorno hai mollato tutti… come facciamo, ti mando l’iban?". Renato Nepa, 36 anni, di Torano nuovo, che vive e lavora a San Benedetto del Tronto, fantallenatore deluso, mai avrebbe immaginato che scrivendo a Kevin-Prince Boateng su Instagram avrebbe ottenuto davvero una risposta: «Mandalo».

Dopo una serie di messaggi in privato, il bonifico (qualche centinaia di euro) è arrivato sul serio. Renato darà quei soldi in beneficenza, al centro Biancazzurro, struttura per ragazzi portatori di handicap, e ha chiesto a Boateng di poterlo incontrare.

Come ha pensato di scrivere un messaggio a Boateng? «In realtà l’ho fatto per gioco. Non pensavo avrebbe risposto davvero. Ho pensato fosse uno scherzo». Ed invece era tutto vero. Era costato molto? «Più che altro per avere lui e Caprari, nel mercato di riparazione, avevo dato via Pjanic e Callejon. E anche Caprari si è infortunato. Boateng, invece, dopo pochi giorni ha lasciato il Sassuolo per il Barcellona».

Teneva a Boateng perché è un suo idolo? «Assolutamente sì. Sono tifosissimo del Milan. Con Boateng abbiamo vinto lo scudetto e poi è uno che da tutto in campo, suda la maglia. Oggi lo stimo ancora di più».  Sui social ha parlato di ‘bella storia del calcio’. «Lo è perché calciatori come Boateng sembrano inavvicinabili, quasi finti, li possiamo amare dalla tv. Ed invece oggi sono più reali». E’ vero che era il primo anno che giocava a Fantacalcio? «Sì, avevo sempre evitato. E’ un gioco impegnativo. Bisogna seguire tutte le partite e per quanto ami il calcio ho sempre cercato di tenere questo mondo un po’ a distanza».    Perchè? «Ho giocato a calcio. Sono un difensore (ha militato nel Porto d’Ascoli, squadra dell’Eccellenza marchigiana, ndr), ho dovuto lasciare per un infortunio al ginocchio. Cosa l’ha fatta cambiare idea? "I miei amici mi hanno chiamato perché non avevano il decimo per completare la Lega".

Come si chiama la vostra Lega? «Fantapianto. E’ una cosa scaramantica. Come si dice dalle nostre parti ‘lu piagne è mezza partita’. Sembra assurdo ma di solito vince chi si lamenta di più». E lei sta vincendo? «No. Sono in medio-bassa classifica. Sfortunatissimo, ho tanti giocatori infortunati. Ho scritto a Caprari di guarire presto». Le ha risposto? «Sì, risposta fantastica ma la tengo per me per ora».

E Boateng le ha risposto ancora? Vi incontrerete a Barcellona? «Non ancora ma so che non mi deluderà. Comunque con i miei amici del Fantacalcio andremo a Barcellona e gli porteremo la maglia della Samb». Devolverà in beneficenza i soldi che le ha inviato Boateng. Come mai al Biancazzurro? «Mi sono sposato pochi mesi fa e io e mia moglie Jessica abbiamo scelto bomboniere solidali che ci sono state confezionate dai ragazzi di questo centro per portatori di handicap. Sono stati fantastici e quindi ho pensato a loro».

Su chi punta ora per vincere al Fantacalcio? «Sul pianto! No, scherzo! Punto tutto su Ciro Immobile anche se i suoi gol finora non sono bastati. Dybala ha messo a segno una doppietta solo contro di me. Lo stesso Mertens. Ma in realtà io il mio Fantacalcio l’ho già vinto».