Foggia-Ascoli 3-2, il Picchio resta a quota 7

Le reti di Brosco e Ganz non bastano ai bianconeri

Ninkovic

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Ascoli, 6 ottobre 2018 - "Foggia-Ascoli… Questa l’ho già sentita» diranno i tifosi del Picchio più attenti. E hanno ragione, perché la partita in programma oggi pomeriggio allo Zaccheria si è già giocata, in versione amichevole, lo scorso 18 agosto. Meno di due mesi fa. Finì 1-0 per i padroni di casa, ma i bianconeri, dopo un inizio di preparazione non esaltante dal punto di vista dei risultati, diedero i primi chiari segnali positivi. Da allora sono cambiate molte cose: è cambiato il Foggia, è cambiato l’Ascoli e, piccolo particolare, quel giorno c’erano sì e no mille spettatori contro il quasi tutto esaurito di oggi. Per la prima volta, però, proprio lì si disse «Questa squadra ha dei valori». Oggi, con quell’impressione che nel frattempo si è trasformata in certezza, è giunto il momento di dimostrarlo sul campo, magari andando a prendere i primi tre punti lontano da casa. 

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I rossoneri, dopo un avvio incerto (vittoria e poi tre ko consecutivi), si sono esaltati grazie a due vittorie di fila, in casa con il Padova e in trasferta a Benevento. Successi che gli hanno permesso di annullare la penalizzazione di 8 punti e toccare quota ‘+1’. Piccolo particolare, la squadra di Grassadonia spesso e volentieri prende gol. Anzi, sempre, Coppa Italia inclusa. I Satanelli, non a caso, con 11 reti subite ‘vantano’ la seconda peggior difesa dopo il Carpi (12). L’Ascoli dal canto suo non brilla in fase offensiva (peggior attacco del torneo con soli 3 gol), è vero, ma Vivarini sta lavorando molto su questo aspetto e già in allenamento si sono visti segni di miglioramento. 

Insomma, se il Picchio riesce a trovare la rete, magari con un’altra invenzione di Ninkovic, per il padroni di casa potrebbe mettersi molto male. A chiudere il cerchio, infatti, c’è un ulteriore e significativo dato: con soli 4 gol subìti quella bianconera è la seconda miglior retroguardia del torneo e, in generale, se c’è un reparto che non ha mai dato segni di cedimento (incertezze di Perucchini a parte) è proprio la difesa. Chi avrà la meglio? Il fortino marchigiano o la potenza di fuoco foggiana? Basterà attendere le 15 per scoprirlo. Come al solito non mancherà il sostegno sul posto: se è vero che lo Zaccheria sarà una bolgia, si può stare certi che i quasi 300 del settore ospiti si faranno sentire, soprattutto se il resto dello stadio, per qualsiasi motivo (…) dovesse ammutolire.

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