Colpaccio Ascoli: blitz in casa della capolista

Il Picchio si rialza alla grande contro il Bari dopo le ultime delusioni: prova maiuscola al San Nicola fatta di sacrificio ed estremo cinismo

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ASCOLI

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(4-3-1-2): Caprile; Pucino, Di Cesare (15’ st Terranova), Vicari, Ricci; Maita, Benedetti (31’ st D’Errico), Folorunsho; Bellomo (1’ st Salcedo); Antenucci (14’ st Botta), Cheddira (24’ st Ceter) Panchina: Frattali, Zuzek, Scheidler, Mazzotta, Cangiano, Dorval, Mallamo

All. Mignani

ASCOLI (3-5-2): Guarna; Simic, Botteghin, Quaranta; Donati (15’ st Adjapong), Collocolo, Giovane (1’ st Caligara), Eramo (44’ st Fontana), Falasco; Dionisi, Gondo (24’ st Lungoyi) Panchina: Bolletta, Baumann, Giordano, Bidaoui, Palazzino, Franzolini, Tavcar, Mendes

All. Bucchi.

Arbitro: Rutella di Enna

Marcatori: 33’ st Simic 44’ st Dionisi

Note: 31.582 spettatori, incasso non pervenuto (7.651 abbonati, 204 ospiti); ammoniti Di Cesare, Folorunsho, Benedetti, D’Errico per il Bari, Giovane, Quaranta, Dionisi per l’Ascoli; espulso Gondo per doppia ammonizione; corner 8-3 per il Bari; recupero 2’ pt, 8’ st.

L’Ascoli si rialza alla grande. Colpaccio incredibile quello assestato dalla formazione di Bucchi al San Nicola contro quella che alla vigilia era la capolista. Stavolta i bianconeri si rialzano in maniera super con una prova maiuscola fatta di sacrificio ed estremo cinismo. Il Bari cade 2-0 sotto i colpi letali di Simic e Dionisi. Era questa l’impresa che serviva al Picchio per tornare a correre e spezzare la recente scia di risultati poco felici. A rovinare la festa agli oltre 31mila tifosi di casa è stato un undici fortemente rimaneggiato, a causa delle tante assenze, ma assolutamente grintoso.

In campo Bucchi conferma le sensazioni della vigilia. Simic titolare nel terzetto difensivo al posto dello squalificato Bellusci. In cabina di regia la scelta cade su Giovane. Eramo vince il ballottaggio con Caligara. Donati torna ad agire sulla corsia di destra. Il Bari di Mignani risponde confermando quasi tutta la formazione vincente di Venezia. Questo non basta per mettere in ginocchio l’Ascoli. Il confronto, tolto il tentativo iniziale di Antenucci, stenta a decollare. I bianconeri tengono bene. Positivo l’impatto dei due elementi chiamati ad indossa per la prima volta la maglia da titolare. Simic argina il capocannoniere Cheddira, chiude gli inserimenti di Folorunsho e segna una rete importantissima. Giovane gestisce bene i palloni che passano per i suoi piedi. Alla mezz’ora Bellomo e Vicari provano a scuotere un Bari che va avanti a fiammate. Il Picchio cerca di far male di rimessa o sulle palle inattive. La risposta arriva in chiusura di primo tempo. È Gondo a chiamare in causa Caprile. Nel secondo atto della gara il vantaggio non arriva. Gli uomini di Mignani iniziano a fare i conti con il nervosismo. L’Ascoli tiene botta con compattezza.

I bianconeri protestano per un ruvido fallo commesso a centrocampo da Di Cesare, già ammonito, ai danni di Dionisi. Secondo l’arbitro non ci sono gli estremi per il secondo giallo. La solita girandola di cambi porta forze fresche ad entrambe. Il Picchio passa con Dionisi. Il var richiama Rutella che rovina la festa per fuorigioco. Sono le prove generali. Il gol arriva poco dopo con Simic, più lesto di tutti ad infilare dopo una mischia sugli sviluppi di un corner. Le reazione barese è imminente, la formazione di Bucchi difende con le unghie e la chiude con il bomber ritrovato Dionisi. Nell’infuocato finale Gondo si becca il rosso. L’Ascoli porta a casa tre punti fondamentali e rialza la testa.

Massimiliano Mariotti