Crisi Samb, dopo un anno la storia si ripete

Avvio disastroso sulla falsariga della passata stagione quando a far saltare la panchina di Donati fu il Vastogirardi guidato da Prosperi

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Una anno fa, la Samb in piena crisi aveva tre punti in meno di quanti ne ha oggi. Dopo sei giornate, la squadra allora allenata da Donati, aveva racimolato quattro punti, frutto di quattro sconfitte, un pareggio con il Nereto e una vittoria col Fano. Dopo il primo successo in campionato, Donati e i suoi affrontarono il Vastogirardi, persero per 3 a 1 e a pagare fu l’ex giocatore atalantino, sostituito da Mauro Antonioli. Guida di quel Vastogirardi era Fabio Prosperi, che oggi siede sulla panchina rossoblù ed è reduce da un 3 a 0 netto in casa, alla prima da allenatore della Samb. Prosperi è coraggioso: la settimana scorsa ha subito lavorato per passare a tre in difesa, abbandonando il 4-3-1-2 di Alfonsi. La scelta non è stata fortunata, perché in questo periodo la Samb non gode di buona salute dietro. Conson ha giocato con la maschera e l’ha pagato con alcuni errori pesanti; Zaffagnini, che non è più un ragazzino, è acciaccato da un po’ e ora si è rifermato: il suo guaio muscolare ha mandato in gol il Pineto. Poi, di rincalzo, c’è Agostinone, altro centrale più che stagionato, a lungo alle prese con infortuni e rispolverato da Prosperi per l’occasione. Contro il Pineto, titolare nei tre ha giocato Viscardi, un giovane, che con Alfonsi faceva il terzino. Ora: c’è da capire quali ruoli ricoprano questi under rossoblù. Si prenda ad esempio i due che con Alfonsi giocavano di fascia, ossia Bianchino e lo stesso Viscardi: nelle squadre giovanili di provenienza giocavano centrali (solo Viscardi ha avuto alcune esperienze come terzino nel Benevento).

Ciò non toglie che si rivelino buoni anche per giocare come quinti o esterni di centrocampo nel modulo di Prosperi (Lorenzoni, terzino nella Samb 20212022, era un centrocampista), ma sarebbe lecito chiedersi con quale criterio siano stati scelti. Di sicuro, è chiaro il ruolo di Bekaert, Boti e Lachir: non giocano, stanno in tribuna, perché aspettano ancora il transfer. Dunque, senza entrare in valutazioni di tipo tecnico e confronti con gli under presenti nella scorsa stagione, la Samb sta soffrendo per l’età avanzata e gli acciacchi degli over difensivi, mentre con i giovani non sta trovando la quadra. In mezzo al campo, Angiulli era scomparso con Alfonsi, e non ha giocato con i Pineto. Davanti, Emili e Chinellato sono apparsi impalpabili. Questo il quadro tecnico, dove a condurli è stato messo un giovane con idee e belle speranze come Prosperi. Belle le idee, giuste le speranze, ma San Benedetto chiede di lasciare la C e la società ha proclamato di voler vincere, altrimenti il fallimento è totale. Con premesse del genere, forse in panca ci voleva un cagnaccio da D, rotto a tutto. Così non è stato, la scelta è stata anche dettata dalla borsa, e ora, in meno di una settimana, si è passati dal non toccare la rosa al probabile acquisto di rinforzi (D’Egidio ex Taranto?). Tutto normale quando si rotola giù dalla classifica e il mercato si fa per inerzia, non per costrutto. Pierluigi Capriotti