"Dobbiamo imparare a imporre il nostro gioco"

Zironelli: "Teniamo poco palla e invece bisogna farla girare, siamo un po’ schematici, troppi lanci lunghi"

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È uno Zironelli più hardcore del solito quello che compare in video da remoto. È anche più rilassato e ha voglia di scherzare. Scherza su un paio di occhiali, da indossare magari per le luci che lo illuminano manco avessero il duro compito di nascondere qualche rughetta a Barbara D’Urso. Sorride comunque spesso, in quell’aura bianca, e dice anche: "Perché non parliamo di qualcos’altro, di come sto vivendo a San Benedetto". Visto che nessuno glielo chiede davvero, ne parla lui di questa San Benedetto, una città che ha potuto vedere poco per colpa del Covid, ma che gli regala musei sportivi inaspettati: "Sono andato in un’officina perché avevo un problema all’auto e vi ho trovato una sessantina di quadri con le formazioni della Samb. Ho percepito la grande passione che non si prova in questo periodo allo stadio a causa del virus. Di delusione, non ne ho vista". Già, perché Zironelli arriva all’aneddoto dopo considerazioni serie (la parte hardcore della sua conferenza pregara): "Manfrin mi aveva raccontato quanto fosse calda la piazza ma mi sembra davvero brutto criticare un presidente come Serafino che in un periodo come questo fa la pazzia di spendere tantissimi soldi per strutture, squadra e campo. Io dico di tenervelo stretto. Lo dico perché so quanto costa fare anche un piccolo campo sintetico. Lo feci a casa mia anni fa e guarda caso passammo da 65 bambini che seguivano la scuola a 130. Poi, se pensiamo che nel primo anno dobbiamo puntare alla Serie B a tutti i costi, dico anche che ci sono squadre più attrezzate". Ecco qual è il punto. Zironelli vuol essere chiaro e ricordare a tutti che la Samb è solo all’inizio di un ciclo: "Leggo tante dichiarazioni ma da là a dire che dobbiamo competere per il primato, fateci almeno recuperare la gara con l’Arezzo. Non sono nemmeno la persona che in tempi di Covid va a chiedere al presidente dei rinforzi nel mercato". Dopo l’invito ad essere più realisti, Zironelli passa all’avversario odierno, il Legnago, neopromosso in Serie C: "A Legnago si può fare calcio molto serenamente. Bagatti ha buone idee e le trasmette ai suoi, per cui stanno facendo bene. Ad oggi sono una rivelazione". Dal punto di vista tecnico e tattico, Zironelli sta lavorando in particolar modo sulla fase offensiva: "Noi dobbiamo imporre il nostro gioco. Siamo un po’ schematici, teniamo poco palla e invece di farla girare, anche con un appoggio semplice, la lanciamo. Troppe palle lunghe non vanno bene, non mi piacciono. I ragazzi devo essere più tranquilli, nessuno li fischia, devono far girare palla, essere calmi e coraggiosi. Ovviamente devo essere bravo anche io a dirigerli e aiutarli. Il possesso è fondamentale, e non mi riferisco a quello fine a se stesso. Col possesso si evitano i gol e si fanno, perché prima o poi, se hai la palla, la butti dentro".

p. c.